Una vita passata a fare le cose che più amava. Fino alla fine. Una fine tragica, che nessuno si aspettava, ma che qualcuno, ora, pensava anche di non potere escludere. Marisa Leo, 39 anni, dipendente delle cantine Colomba bianca, uccisa a colpi di carabina dall’ex compagno Angelo Reina, 42 anni, che poi l’ha fatto finita sparandosi con la stessa arma prima di precipitare da un viadotto in autostrada alto circa cinquanta metri.

La relazione tormentata

Sullo sfondo una relazione tormentata, difficile, nonostante una bambina di quattro anni, capelli biondi e occhi chiari. Alle spalle una denuncia per stalking che Marisa Leo aveva presentato nel 2020 in seguito ai continui litigi con l’uomo, proprietario di un vivaio a Marsala.

Ultimamente i rapporti sembravano essersi un po’ rasserenati. Al Vinitaly di Verona, nell’aprile scorso, Marisa Leo, al lavoro nello stand di Colomba bianca, era in compagnia di Reina che l’aveva aiutata nel prendersi cura della bambina. Ma evidentemente l’uomo non si era voluto rassegnare alla fine di quella storia.

Il tragico epilogo

Il vivaista ha dato appuntamento alla sua ex compagna, le ha puntato una carabina contro e ha sparato lasciandola a terra riversa in una pozza di sangue. Poi, a bordo della sua Porsche Cayenne si è immesso sull’autostrada Mazara-Palermo e su un viadotto, tra gli svincoli di Alcamo ovest e Castellammare del Golfo, si è sparato con lo stesso fucile, lasciandosi cadere nel vuoto.

È stato un automobilista di passaggio ad assistere alla scena e ad avvertire la polizia. Così sono scattate le indagini per risalire all’identità e dai database è emerso che Reina era stato denunciato per stalking dalla donna. Gli investigatori della squadra mobile si sono messi allora sulle tracce di Marisa Leo. L’hanno chiamata inutilmente al telefono. È stato allertato anche il presidente della cantina Colomba bianca, Dino Taschetta. Fino alla scoperta che si temeva: al vivaio di famiglia di Angelo Reina i poliziotti hanno trovato l’auto della donna e il suo corpo senza vita.

Il lutto cittadino a Salemi

Domenico Venuti, sindaco di Salemi, città dove risiede la famiglia della vittima, ha parole di cordoglio: «La nostra comunità è sconvolta. Non ci sono parole per descrivere il dolore per una tragedia assurda e inaccettabile. Ci stringiamo ai familiari nel ricordo di una ragazza solare che amava la vita. Il giorno dei funerali sarà lutto cittadino».

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