Cicogne morte nel lago Zaffarana, nei pressi dell’omonimo borgo ricadente nel comune di Marsala. Dal mese di luglio, da quando venne osservata la prima carcassa, appaiono i corpi di cicogne morte.

Il 28 luglio scorso ad accorgersi del primo animale ormai deceduto era stato l’ornitologo Salvatore Surdo. Le acque del lago, però, si stanno via via ritirando e ad oggi, afferma Giovanni Cumbo, responsabile della sede LIPU di Palermo, i resti delle cicogne bianche sono almeno tre.

I corpi si presentano in avanzato stato di decomposzione ed è impossibile, pertanto, rilevare tracce esterne tali da fare ricondurre  alla probabile causa di morte. La presenza sul letto asciutto di numerose cartucce da caccia, getta però una cattiva luce su quanto potrebbe essere successo. “Del resto – afferma Giovanni Cumbo – in quel luogo si vedono numerosi cacciatori. Gli ultimi li abbiamo fotografati a ridosso dell’area perimetrale dell’aeroporto di Birgi. Erano probabilmente cacciatori di allodole  ed è sembrato che fossero forniti del vietato richiamo acustico“.

Non è escluso, però, che gli animali della diga Zaffarana, possono avere mangiato sostanze tossiche nella vicina discarica di Trapani. Nella zampa di una delle cicogne era inoltre visibile un anello di riconoscimento. La cicogna è risultata inanellata in Germania.

Il fatto che dal mese di luglio ad oggi il lago ha di molto ritirato le sue sponde, potrebbe spiegare il perchè dei corpi gradualmente venuti alla luce. Stante così le cose non potrebbe escludersi la presenza di altri volatili deceduti.

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