Matteo Messina Denaro ha rinunciato a presenziare all’udienza di oggi che si celebra nell’aula bunker del carcere di Caltanissetta, davanti alla Corte d’Assise d’Appello, dove è imputato perchè accusato di essere uno dei mandanti delle stragi di Capaci e via D’Amelio. La corte aveva predisposto il collegamento dal carcere de L’Aquila, dove il boss è detenuto, ma la sua sedia nella struttura di massima sicurezza è rimasta vuota.
La nomina dell’avvocato: è la nipote
Il boss Matteo Messina Denaro ha formalizzato la nomina dell’avvocato Lorenza Guttadauro, nipote del boss. La decisione è stata comunicata oggi nel corso dell’udienza nell’aula bunker del carcere di Caltanissetta, davanti alla Corte d’Assise d’Appello, dove è imputato perchè accusato di essere uno dei mandanti delle stragi di Capaci e via D’Amelio. L’ex latitante ha rinunciato a presenziare all’udienza. La corte aveva predisposto il collegamento dal carcere de L’Aquila, dove è detenuto, ma la sua sedia nella struttura di massima sicurezza è rimasta vuota. Oggi l’avvocata Guttadauro è stata sostituita dall’avvocato d’ufficio Salvatore Baglio che ha chiesto la concessione di un termine a difesa rappresentando che la notifica dell’ordinanza cautelare all’imputato e la contestuale nomina dell’avvocato di fiducia è avvenuta oggi. L’udienza è stata rinviata al 9 marzo. Predisposto il collegamento con il carcere de L’Aquila per consentire la partecipazione all’udienza dell’imputato.
Legale del medico Tumbarello: “Chiarirà tutto”
“Il mio assistito è fiducioso nella magistratura e nelle forze dell’ordine affinché si accerti la verità. L’atteggiamento del dottor Tumbarello non credo possa essere diverso da chi intende dare chiarimenti che può e che è in condizioni di dare”. È quanto dice l’avvocato Giuseppe Pantaleo, nominato difensore di fiducia da parte di Alfonso Tumbarello. Il medico di Campobello di Mazara ha prescritto ricette mediche al suo assistito Andrea Bonafede, nome però utilizzato (tramite carta d’identità e tessera sanitaria) dal boss Matteo Messina Denaro per curarsi ed effettuare visite ed esami nelle strutture sanitarie.
Intercettazioni fondamentali
“Le intercettazioni sono fondamentali non solo per mafia, droga e corruzione, ma anche per i reati minori, spesso spie di contesti mafiosi. Spetta a noi magistrati usarle nel rispetto delle regole. Lo dico in questi giorni, euforici ma contraddittori”. Così la procuratrice generale di Palermo Lia Sava, in un’intervista a La Stampa sulla cattura di Messina Denaro e il dibattito sulla giustizia.
Per la pg, “l’arresto di Matteo Messina Denaro rappresenta una svolta epocale. Chiude i conti con lo stragismo mafioso, ha
una potenza anche simbolica straripante». Ricorda che quando a Caltanissetta «firmammo la richiesta di rinvio a giudizio come mandante delle stragi di Capaci e via D’Amelio” si voleva processare «un fantasma», invece «per la prima volta potrebbe
comparire come imputato. Nel giorno del compleanno di Borsellino e Chinnici”.
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