Sbarco autonomo di migranti sulla spiaggia di Marinella di Selinunte, a Castelvetrano (Trapani). Il mare, nello stesso tratto di costa, ha restituito anche cinque corpi senza vita. Sul posto, oltre a Guardia Costiera, Vigili del Fuoco e Forze dell’Ordine ci sono anche volontari di protezione civile e funzionari del Drpc Sicilia, coordinati dal dirigente territoriale Antonio Parrinello.

Il vecchio peschereccio si è arenato alle prime luci di questa mattina: 27 migranti sono stati rintracciati a Porto Palo di Menfi, altri 8 a Selinunte. Due migranti sono stati trasferiti presso l’Ospedale di Castelvetrano per accertamenti. Non si conosce il numero esatto di migranti che erano al bordo del barcone, ma si teme che ci possano essere diversi dispersi.

 

Le salme in obitorio

Tre delle cinque salme dei migranti trovati morti sulla spiaggia di Marinella di Selinunte sono stati trasferite nell’obitorio dell’ospedale ‘Vittorio Emanuele II’ di Castelvetrano. L’ispezione cadaverica è stata effettuata dal medico legale Tommaso Lipari. Alle operazioni di recupero hanno collaborato i vigili del fuoco presenti sul posto. Le altre due salme saranno prese nelle prossime ore. A mare, intanto, continuano le ricerche di eventuali dispersi. Stanno operando mezzi della Guardia costiera e dei vigili del fuoco del distaccamento navale di Trapani.

 

Le testimonianze

Stavamo preparando i tavoli per il pranzo e a distanza ho visto questo ragazzino che mi guardava, era a piedi scalzi – racconta Giuseppe Rizzuto – così mi sono avvicinato e mi ha chiesto di bere e mangiare. Era con un costume e una felpa”. Rizzuto, grazie al suo cuoco tunisino, è riuscito a dialogare col giovane: “Mi ha detto che aveva 14 anni e aveva camminato a piedi tra la spiaggia e le strade qui vicino, dopo essere sbarcato sulla spiaggia di fronte l’hotel Paradise beach. Io gli ho comunicato che avrei avvertito i carabinieri”. Così è arrivata una pattuglia che ha portato via il giovane. Il ristorante sul mare ‘La Pineta’ si trova a circa 2 km da dove si è arenato il barcone battente bandiera tunisina. (ANSA).

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