L’ennesimo scandalo, con salme e resti umani trovati in un frigorifero dismesso, getta nuove ombre sul cimitero dei Rotoli di Palermo. Oggi il sindaco di Palermo Roberto Lagalla ha convocato un vertice d’urgenza con la struttura commissariale attivata proprio per questa eterna emergenza del camposanto. L’aria, secondo voci di corridoio, sarebbe molto tesa. Il primo cittadino, che al momento non rilascia dichiarazioni, ha chiesto un immediato confronto. L’impressione è che si cerchino i responsabili per quanto emerso.

La scena horror

Questo scandalo è venuto alla luce ieri attraverso un articolo documentato dal Giornale di Sicilia. Ad essere trovate 7 salme all’interno di un frigo spento da tempo nella saletta che ospita le celle frigorifere. I decessi risalirebbero a 7 anni fa. Il tutto immerso in uno scenario horror, con topi morti. Scoperti anche oltre 2 mila tra pezzi anatomici e feti in gran parte mischiati fra loro. Risalirebbero a delle cremazioni di decine e decine di salme. E pare che non ci sia alcuna etichettatura, quindi non sarebbe possibile risalire all’identità dei resti.

La svolta “illusoria”?

Appena un mese fa era stata annunciata una sorta di “svolta” nell’eterna emergenza al cimitero dei Rotoli. Come già preannunciato qualche giorno prima, i depositi temporanei, posti nel viale della seconda entrata del camposanto di lungomare Cristoforo Colombo, furono svuotati dalle centinaia di bare che li hanno popolati negli ultimi tre anni. Un risultato ottenuto grazie alle tumulazioni straordinarie e alla ripresa delle inumazioni nella parte alta del cimitero, che hanno permesso di far scendere il numero di bare a deposito al cimitero intorno alle 650 unità. La strada è ancora lunga ma questo primo passo aveva fatto intravedere una luce in fondo al tunnel.

La strada per uscire fuori dall’emergenza

Un’emergenza, quella del posizionamento delle salme del cimitero dei Rotoli, sulla quale aveva fatto il punto anche il sindaco di Palermo Roberto Lagalla. Aveva detto espressamente che si era attorno al 30-40% del percorso di fuoriuscita dall’emergenza tumulazioni. Una volontà che l’ex Rettore intende perseguire non solo attraverso un potenziamento dei loculi e dei campi d’inumazione. Anche attraverso degli interventi che riguarderanno le aree di pertinenze del cimitero e i quartieri limitrofi. Opere a cui si uniranno quelle che stanno interessando il vecchio forno crematorio e quelle che riguarderanno l’edificazione di una nuova struttura.

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