Svolta nell’emergenza al cimitero dei Rotoli di Palermo. Come già preannunciato nei giorni scorsi, i depositi temporanei, posti nel viale della seconda entrata del camposanto di lungomare Cristoforo Colombo, sono stati svuotati dalle centinaia di bare che li hanno popolati negli ultimi tre anni. Un risultato ottenuto grazie alle tumulazioni straordinarie e alla ripresa delle inumazioni nella parte alta del cimitero, che hanno permesso di far scendere il numero di bare attualmente presenti al cimitero intorno alle 650 unità. La strada è ancora lunga ma ciò rappresenta una luce in fondo al tunnel di un’emergenza che, fino a qualche mese fa, sembrava non avere una fine.

L’auspicio dell’assessore Orlando: “Emergenza lasciata alle spalle entro il Festino”

Nella foto Totò Orlando, Roberto Lagalla, Antonio Pensabene, Rotoli

“Oggi mettiamo un punto – sottolinea l’assessore ai Servizi Cimiteriali Salvatore Orlando -. Abbiamo azzerato le bare nelle tensostrutture. Fra qualche giorno, gli impianti saranno smontati. Ciò dopo gli interventi di manutenzione e di sanificazione di cui avranno bisogno sia il suolo che la tenda”. Sul futuro, l’esponente di Italia Viva parla dell’evento odierno come un primo step, al quale ne seguirà un altro nei pressi del Festino. “Restano più di 600 bare rispetto allle 1300 di agosto. La struttura commissariale è al lavoro. Pensiamo ad uno prossimo step, entro il Festino, in cui potere comunicare alla città che questa emergenza l’abbiamo lasciata alle spalle“.

Lagalla: “Forno crematorio in funzione entro l’estate”

Un’emergenza sulla quale fa il punto anche il sindaco di Palermo Roberto Lagalla. “Siamo ad un 30-40% del nostro percorso. Immaginiamo di restituire un cimitero funzionale e funzionante entro l’anno”. Una volontà che l’ex Rettore intende perseguire non solo attraverso un potenziamento dei loculi e dei campi d’inumazione, ma anche attraverso degli interventi che riguarderanno le aree di pertinenze del cimitero e i quartieri limitrofi. Opere a cui si uniranno quelle che stanno interessando il vecchio forno crematorio e quelle che riguarderanno l’edificazione di una nuova struttura.

“Per il momento abbiamo attivato una convenzione con il comune di Misterbinaco – sottolinea Lagalla -. L’assessore Orlando ha seguito quotidianamente i lavori. Gli interventi per la ripresa del forno crematorio sono in corso e mi auguro che, entro l’estate, possa tornare in funzione. E, sostanzialmente, siamo già in fase definitiva per avviare i lavori del nuovo forno crematorio“.

L’importanza della struttura commissariale

Una svolta sulla quale il sindaco ringrazia il Governo Nazionale. “La soluzione messa in campo attraverso l’impegno del ministro Musumeci ci ha certamente aiutato. La nostra organizzazione si è giovata della possibilità della gestione commissariale. A questo, abbiamo affiancato una coesa azione corale. Abbiamo sostituito i vertici dell’ufficio, collaborando a pieno organico con Reset. Inoltre, abbiamo modificato la gestione dei cimiteri e ci siamo dati una regolare carenza di verifica. Ma soprattutto, abbiamo attivato un progetto che arriverà alla fine dell’anno anche con l’ampliameto di Santa Maria di Gesù e sui Cappuccini”.

“Nuovo cimitero? Si, ma servirà progetto provinciale”

Infine, il sindaco fa una parentesi sulla possibilità o meno di realizzare un nuovo cimitero, dopo il tramonto del progetto che portava ad un’area nei pressi del quartiere Ciaculli. Opera sulla quale Roberto Lagalla allarga il respiro della proposta. “Ci siamo concentrati sulla soluzione dell’emergenza e sulla tenuta della stessa per un periodo di tempo lungo e duraturo. Realizzare un nuovo cimitero è una prospettiva che dovremmo prendere in considerazione ma che va vista in un’ottica intercomunale“.

 

 

 

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