Roberto Lagalla muove i primi passi da commissario straordinario per l’emergenza cimiteri di Palermo. Così come annunciato nella conferenza stampa del 14 gennaio a Palazzo delle Aquile, il primo cittadino ha nominato la cabina di regia che lo sosterrà fino al 31 dicembre 2023, termine ultimo dei poteri conferiti dal Governo nazionale, in seguito all’emendamento voluto dal ministro Nello Musumeci. Una data entro la quale l’ex governatore e il sindaco si sono augurati di risolvere l’emergenza cimiteriale.

L’ufficio della struttura commissariale

I tecnici scelti, almeno per il momento, fanno tutti parte dell’attuale macchina comunale anche se, il sindaco, non ha escluso il ricorso ad esterni per specifiche attività collegate alla progettazione di grandi opere sul cimitero dei Rotoli. Ad affiancare Roberto Lagalla nella struttura commissariale ci sarà ovviamente Totò Orlando. L’assessore ai Servizi Cimiteriali avrà anche il compito di sostituire il primo cittadino nelle riunioni della cabina di regia, le quali si dovrebbero tenere ogni lunedì.

Una squadra nella quale figura anche il Capo di Gabinetto Sergio Pollicita, con compiti di stampo amministrativo, nonchè Luigi Galatioto. L’ex Capo Area del Suap, retrocesso al ruolo di dirigente all’ufficio sport dopo il rimpasto dei tecnici comunali, è stato scelto per il ruolo di dirigente dell’ufficio servizi cimiteriali, rimasto fino a qualche giorno fà scoperto. Team che si completa con il dirigente di Reset Antonio Pensabene, il funzionario Daniele Oliva, che gestirà la contabilità, ed infine Diletta De Angelis, architetto che si è occupato, fra gli altri, del progetto relativo all’asilo da intestare alla memoria di padre Pino Puglisi in quel di Brancaccio.

L’emendamento in finanziaria

Poteri, quelli attribuiti al sindaco di Palermo, concessi in virtù dell’emendamento presentato in sede di legge finanziari dal ministro Nello Musumeci. Un atto, quello promosso da relatore da parte dell’ex presidente della Regione, sostenuto alla Camera dai deputati Giuseppe Pella (Forza Italia); Silvana Comaroli (Lega) e Paolo Trancassini (Fratelli d’Italia). Un piemontese, una lombarda e un romano DOC. Un atto che si sofferma sull’emergenza cimiteriale, fra il sesto e il decimo punto, ponendosi come possibile postilla all’attuale testo dell’articolo 146 della legge finanziaria. “Al fine di garantire la tutela della salute pubblica e della pietà dei defunti..il sindaco di Palermo è nominato a titolo gratuito, fino al 31 dicembre 2023, commissario di Governo per il coordinamento e l’esecuzione degli interventi urgenti”.

Figura, quella del commissario, che secondo quanto previsto dal testo dell’emendamento potrà “definire misure semplificate per la celere conclusione delle procedure autorizzative e per la tempestiva realizzazione degli interventi funzionali al consolidamento, alla messa in sicurezza e all’ampliamento degli attuali insediamenti cimiteriali; acquisire, anche temporaneamente, strutture ed apparecchiature mobili. Quest’ultime finalizzate alla gestione dei servizi cimiteriali, con particolare riferimento alle funzioni crematori e di conservazione provvisoria dei cadaveri; promuovere ulteriori accordi tra la città di Palermo e i comuni della Città Metropolitana per assicurare ulteriori posti”.

L’apertura alla nomina di esterni

L’elemento di novità è quello della possibilità di ricorrere a tecnici esterni. Cinque, per la precisione e con un tetto massimo di spesa di 200.000 euro per l’annualità 2023. Elemento sul quale, nella conferenza stampa del 14 gennaio, il sindaco ha chiarito quanto segue. “Noi contiamo di potere dichiarare finita l’emergenza al cessare del provvedimento ministeriale, ovvero entro il 2023. Le idee che già c’erano, vengono tradotte ed accelerate grazie all’intervento del ministro. E’ chiaro che alcuni lavori di riqualificazione ed ampliamento non si potranno concludere entro il 2023. Tutto però verrà progettato in tempi brevi. Nell’ambito delle attività di progettazione, in particolare nell’allestimento delle nuove aree di sepoltura,  vi sono collegati dei progetti che potranno avere la necessità di ulteriori apporti specialistici, ovvero di tecnici strutturisti e di geologi. Figure carenti all’interno delle disponibilità comunali”.

Attività da finanziare con un fondo di spesa da due milioni di euro, così come chiesto dal primo cittadino qualche giorno fa. Capitolo di spesa sul quale “è autorizzata l’apertura di un’apposita contabilità speciale intestata al Commissario di Governo. Su tale contabilità possono riversate eventuali ulteriori risorse, finalizzate allo scopo e rese disponibili dal Comune, dalla Città Metropolitana e dalla Regione”.