Il grande coraggio di donne che vivono in terre massacrate dai conflitti come esempio per tutte coloro che sono impegnate nel percorso di riscatto sociale e culturale. E’ stato uno dei temi al centro dell’iniziativa di Cgil Cisl Uil Trapani, “Donne in cammino” che si è svolta stamani nell’aula magna dell’IIS Rosina Salvo di Trapani. Organizzata nell’ambito delle iniziative avviate dai tre sindacati in occasione dello scorso 25 novembre, la giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne, hanno partecipate circa 200 tra studentesse e studenti, che hanno arricchito la mattina con le loro esibizioni, letture, canzoni e musica. Al centro della manifestazione, la proiezione del documentario “La forza delle donne” dei giornalisti Laura Aprati e Marco Bova che racconta il loro viaggio da Kurdistan al Libano per raccogliere le esperienze delle donne che emigrano e delle donne che restano.
“La forza delle donne – hanno spiegato i due autori – racconta i problemi di conflitti e migrazioni attraverso uno sguardo tutto al femminile, attraverso la diversità di genere delle sue protagoniste. Osservando però il loro mondo ci si accorge che problemi come lo sfruttamento al lavoro nei campi, il caporalato, e il concetto di donna che deve essere dedita solo alla famiglia, purtroppo esistono ancora in alcuni parti della nostra società. E allora c’è da chiedersi quanto siamo davvero lontani”.
All’iniziativa hanno partecipato oltre ai tre segretari generale di Cgil Trapani, Cisl Palermo Trapani e Uil Trapani, Filippo Cutrona, Leonardo La Piana e Eugenio Tumbarello, anche le organizzatrici Antonella Granello segretaria della Spi Cgil Trapani, Giusi Sferruzza segretaria territoriale Cisl Palermo Trapani e Antonella Parisi della Uil Trapani.
“L’idea è coinvolgere tutti per lottare contro steriotipi, condizionamenti, ignoranza, violenza, per affermare la parità di diritti e opportunità a livello sociale, economico e politico. Il nostro cammino inizia dai giovani, perché da qui bisogna partire per una nuova cultura che porti, attraverso sinergie fra le diverse generazioni, ad una società a misura di uomo e di donna – spiegano Granello, Sferruzza e Parisi – . Ogni episodio che si verifica è una sconfitta per tutti, così è dalle scuole che parte il processo educativo che sensibilizza al rispetto di sé e degli altri, che è al centro della lotta al fenomeno”.
Durante la mattina, importanti esibizioni dei ragazzi dell’Istituto con canzoni e musiche, ma anche momenti di grande riflessione e commozione come la lettura recitata di un brano tratto dal romando di Serena Dandini,
“Ferite a morte” rivisitato da una studentessa su un caso di violenza sfociato in femminicidio. Alla fine tutti d’accordo sul messaggio che “la vera forza sta nella sinergia fra uomini e donne, solo così si può portare avanti la ribellione ad ogni forma di violenza e sopraffazione”.
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