Tragedia a Trapani. Un neonato di appena 20 giorni è deceduto in casa dei genitori in circostanze ancora da chiarire. Per questo la procura di competenza ha ordinato l’autopsia sul corpicino del bimbo deceduto in casa dei genitori. La morte è avvenuta ieri, Lunedì dell’angelo, in una abitazione nei pressi del porto dove la giovane coppia abita. Sono stati gli stessi genitori del neonato a chiedere i soccorsi che, purtroppo, si sono rivelati vani.

Nessun segno di violenza ma tutto è ancora da chiarire

Secondo una prima ricognizione cadaverica, sul corpo del neonato non ci sarebbe alcun segno di violenza. Potrebbe trattarsi di sindrome da morte in culla ma la magistratura trapanese ha comunque ritenuto necessario un ulteriore accertamento attraverso l’esame autoptico.

A novembre un altro neonato morto

Trapani è scossa ancora una volta a pochi mesi da un’altra morte di un neonato avvenuta a novembre. Per quell’episodio, la madre minorenne, 17 anni, è stata arrestata con la gravissima accusa di omicidio volontario. Il bimbo era stato trovato alla periferia nel cortile di un condominio di via Francesco De Stefano. In quell’occasione, però, i primi accertamenti sul bimbo nato da poche ore rilevarono segni di violenza. Gli accertamenti medico legali, inoltre, stabilirono come il piccolo avesse il cranio fracassato. In quel caso bastarono poche ore alla polizia per identificare la madre.

Un episodio che seguì un altro fatto di cronaca accaduto nell’Isola in quel periodo che vide un altro neonato a Ragusa. Il piccolo, gettato nella spazzatura, venne trovato e – di fatto – salvato da un passante che stava percorrendo la via Saragat accorgendosi del lamento provenire da un contenitore per i rifiuti. La fortuna in quel caso arrise al bimbo che venne trovato all’interno del contenitore della spazzatura, sopra i rifiuti, avvolta in una coperta ed infilato dentro un sacchetto. I soccorsi furono immediati e per il bambino non ci furono conseguenze.