Nell’arco di pochi giorni secondo blitz nei cantieri edili della provincia trapanese, con irregolarità in materia di mancata applicazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro. Questa volta si è conclusa un’articolata attività svolta sull’isola di Pantelleria, dove i carabinieri della locale stazione e del nucleo ispettorato del lavoro di Trapani hanno denunciato all’autorità giudiziaria 5 persone in quanto legali rappresentanti di altrettante società edili e di trasporto, con sede tra Palermo e Trapani. Gli accertamenti condotti dai carabinieri hanno fatto emergere, infatti, presunte violazioni alle norme che regolamentano la sicurezza sui luoghi di lavoro con risvolti sia penali che amministrativi.

Le irregolarità

I cinque legali rappresentanti di società operanti nel settore, in particolare, sono stati denunciano perché avrebbero omesso di sottoporre i lavoratori alla prescritta visita medica preventiva, di informare e addestrare gli stessi dipendenti sui rischi connessi con la mansione e l’attività aziendale in generale, di proteggere le aperture verso il vuoto dei ponteggi metallici per evitare cadute dall’alto, nonché di consegnare i prescritti dispositivi di protezione individuale.

Le sanzioni amministrative

Per queste violazioni sono state, inoltre, contestate 12 contravvenzioni amministrative per complessivi 18.700 euro una “maxisanzione da lavoro nero” per altri 7.600 euro, con contestuale sospensione dell’attività imprenditoriale, per l’impiego di un lavoratore in nero.

Qualche giorno fa

Altri Blitz in diversi cantieri edili della provincia trapanese su questo fronte erano stati effettuati qualche giorno fa con varie violazioni riscontrate. Quattro furono le denunce ad altrettanti titolari di ditte per una serie di irregolarità e omissioni nei confronti dei lavoratori impiegati all’interno dei cantieri stessi. Ad operare sono stati i carabinieri delle stazioni di Alcamo e di Castelvetrano, nell’ambito della campagna di controlli nel settore edile. Gli accertamenti sono stati portati avanti in questi giorni con i colleghi del nucleo ispettorato del lavoro di Trapani. Tra le altre a due società di Castelvetrano è stata contestata anche la cosiddetta “maxi sanzione lavoro nero”, per complessivi 13.400 euro e con contestuale sospensione dell’attività imprenditoriale in quanto ognuna di esse aveva occupato un lavoratore in nero. Di questi, uno percepiva il reddito di cittadinanza.

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