Controlli e sanzioni per abbandono rifiuti. Si intensificano sotto questo aspetto le attività carabinieri forestali di Pantelleria nel contrasto agli illeciti di questo tipo sul territorio dell’isola. Nelle ultime settimane sono stati perlustrati diversi siti, alcuni ricadenti in aree di elevato pregio ecologico e naturalistico, deturpati dalla presenza di cumuli di rifiuti di vario genere, quali scarti di lavorazioni edili, buste in plastica, parti di suppellettili, elettrodomestici vetusti rientranti nella categoria Raee (elettrodomestici), rottami ferrosi e lamierati, e altro ancora.

L’ispezione dei rifiuti

L’attenta ispezione dei materiali rinvenuti, sommata ad ulteriori elementi indiziari raccolti dai militari, consentivano di rintracciare i soggetti che, a vario titolo, risultavano responsabili dell’abbandono di rifiuti urbani e speciali sul suolo, nei cui confronti sono scattate le sanzioni. Nell’ambito della stessa attività si rivenivano anche diverse carcasse di autoveicoli in evidente stato di abbandono, depositate in modo incontrollato sul suolo, il cui mancato conferimento presso un centro di raccolta autorizzato comportava l’applicazione della sanzione ai rispettivi proprietari.

A loro carico anche la bonifica

Per tutti i soggetti coinvolti, infine, scatteranno i provvedimenti delle autorità, che si tradurranno nell’obbligo di ripristino dello stato dei luoghi a spese degli stessi trasgressori. Le indagini degli inquirenti proseguono al fine di raccogliere ulteriori riscontri investigativi.

Attività avviate da tempo

Da tempo sono state avviate delle attività di controlli di questo tipo su Pantelleria che hanno portato anche a dei riscontri.  Recentemente i carabinieri forestali del parco nazionale Aspromonte di Reggio Calabria, in servizio provvisorio sull’isola, reparto specializzato in reati ambientali, hanno denunciato per il reato gestione illecita di rifiuti un residente isolano, gestore di un noleggio di imbarcazioni. Durante un servizio di perlustrazione i carabinieri notavano, in località Gadir, la presenza di un deposito incontrollato di rifiuti speciali pericolosi e non, composto da pneumatici, batterie, motori marini fuori uso, barche dismesse e attrezzatura nautica. Posta l’intera area sotto sequestro, i militari dell’arma in poco tempo sono risaliti al responsabile dell’illecito che è stato denunciato all’autorità giudiziaria.

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