Gli uomini della guardia costiera hanno sorpreso un peschereccio che stava sbarcando nella zona di Marsala cinque esemplari di pesce spada non registrati sul giornale di bordo in violazione alla normativa nazionale e comunitaria in materia di pesca marittima.

Tre dei cinque esemplari sono stati maldestramente nascosti a bordo dell’imbarcazione erano sotto misura e ben al di sotto della taglia minima di riferimento. Per le due violazioni il comandante del peschereccio è stato sanzionato per oltre 3300 euro e il prodotto ittico è stato posto sotto sequestro.

Inoltre, quale sanzione accessoria, sono stati applicati 3 punti alla licenza di pesca ed al comandante dell’unità. Il prodotto ittico, dopo l’esame dei veterinari dell’Asp di Trapani è stato devoluto in beneficenza agli enti caritatevoli locali grazie alla collaborazione con il Banco Alimentare della Sicilia occidentale.

Il pesce spada, al pari del tonno rosso, è considerato una specie ittica a rischio per la quale vige una normativa nazionale ed europea molto stringente.

In particolare la pesca di esemplari al di sotto della taglia minima, ovvero che non abbiano raggiunto l’età riproduttiva, arreca un ingente danno alle specie alterando, inoltre, l’equilibrio dell’intero ecosistema. Per far rimanere il nostro mare pescoso è, dunque, importante che gli esemplari giovani siano lasciati liberi di nutrirsi e riprodursi fino allo stadio adulto.

La Guardia Costiera continuerà, nelle attività di vigilanza e, contrasto alla pesca di frodo, a salvaguardia dell’ambiente marino ed a tutela del consumatore finale..