Il ponte sul fiume Delia, a Mazara del Vallo, è chiuso da mesi per lavori e ora il sindaco della città Salvatore Quinci chiede un incontro col prefetto di Trapani e il commissario del Libero Consorzio provinciale di Trapani Raimondo Cerami.
Il ponte di ferro è arrugginito e necessita di interventi
Lo ha annunciato proprio oggi il primo cittadino, dopo che i blocchi in cemento posti sul ponte per evitare la circolazione, sono stati rimossi abusivamente. Il ponte di ferro è arrugginito e necessita di interventi che sono stati già appaltati dal Libero Consorzio provinciale.
Il cantiere è stato allestito ma i lavori vanno a rilento mentre non mancano le proteste dei cittadini che abitano nella zona Bocca Arena-Quarara.
Sei km in più col percorso alternativo
Col percorso alternativo istituito dal Comune per arrivare in città si allunga di quasi 6 km. “Comprendo lo stato di frustrazione dei cittadini – ha detto il sindaco Quinci – ed i lavori dovevano iniziare a febbraio ma siamo giunti ad aprile. Per questa vicenda il Libero Consorzio provinciale ha tutte le caratteristiche di inaffidabilità”.
Crollo ponte San Bartolomeo, nata la commissione intercomunale
Questo è uno dei problemi di circolazione nel Trapanese sono tanti. Un altro evidente riguarda il ponte San Bartolomeo crollato nel dicembre dello scorso anno a causa del maltempo. Nei giorni scorsi è sorto un organismo che monitorizza l’iter che porterà ai lavori di ricostruzione della struttura.
I rispettivi consigli comunali di Alcamo e Castellammare del Golfo hanno approvato l’istituzione di una commissione consiliare intercomunale che avrà come compito quello di seguire l’iter tecnico e burocratico. A farne parte di diritto i due presidenti del consiglio, Saverio Messana per Alcamo e Mario Di Filippi per Castellammare; insieme a loro altri quattro componenti per parte: per Alcamo sono stati indicati Laura Barone, Isidoro Stellino, Franco Orlando e Giuseppe Stabile; per Castellammare figurano Giovanni D’Aguanno, Antonio Parisi, Leonardo D’Angelo e Antonio Mercadante.
L’organismo, sulla base di quanto si legge nelle intenzioni dei rispettivi consigli comunali, avrà come compito quello di “seguire il ciclo tecnico-finanziario e quello realizzativo dei lavori di completa ricostruzione del ponte, monitorando costantemente il procedimento posto in essere dalle Autorità competenti, al fine di garantire anche attraverso l’analisi di eventuali scostamenti dai cronoprogrammi l’individuazione di soluzioni in grado di assicurare efficacia e tempestività delle azioni”.
Il ponte San Bartolomeo si trova sulla statale 187, che collega Alcamo a Castellammare del Golfo via mare, ed è crollato nel dicembre scorso a causa del maltempo dello scorso autunno e delle ondate eccezionali di pioggia. Con l’approssimarsi delle belle giornate questa fascia costiera pian piano comincerà a riempiersi di villeggianti e turisti e il rischio è che le due cittadine marinare restino letteralmente spezzate in due. Qualche settimana fa sono iniziati i lavori di demolizione del ponte crollato, di proprietà del Comune di Castellammare del Golfo. Gli interventi sono a cura dell’Anas che, a seguito di un protocollo d’intesa e su richiesta dell’amministrazione di Castellammare del Golfo e della Regione Siciliana, è stata individuata come soggetto attuatore di tutto il procedimento che porterà alla ricostruzione del ponte crollato.
I lavori sono stati finanziati con la quota parte Anas per un importo di 1,1 milioni di euro. In sostituzione della Regione sempre l’ente autostrade si occuperà di spostare circa 36 degli accropodi ciclopici in calcestruzzo da tempo depositati in zona per i lavori del futuro porto di Castellammare del Golfo, interferenti con i lavori di demolizione in esecuzione. Successivamente Anas avvierà la realizzazione dell’attraversamento provvisorio, la cui progettazione è già in corso.
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