Un presunto ordigno bellico è stato segnalato nel mare di località Pozzitello a Campobello di Mazara a circa 200 metri dalla battigia su un fondale di 6 metri. Immediata l’ordinanza della capitaneria di porto – guardia costiera del comune del Trapanese che ha interdetto l’area vietando anche il transito, la sosta, l’ancoraggio, la pesca (anche subacquea) e l’esercizio di qualsiasi altro tipo di attività, in particolare la balneazione, per un raggio di 50 metri dal punto indicato.

Con decorrenza immediata e fino alla rimozione del predetto, presunto ordigno, al fine di prevenire potenziali pericoli e garantire la pubblica incolumità, nella zona in questione è vietato l’accesso da parte di personale diverso da quello appartenente alle forze di polizia. Il tutto in attesa dell’arrivo degli artificieri.

Si legge nell’ordinanza: “I contravventori alla presente Ordinanza, che entra in vigore con decorrenza immediata, saranno perseguiti a termine di legge e ritenuti responsabili civilmente e penalmente dei danni arrecati alle persone, animali o cose derivanti dal loro illecito operato, manlevando l’Autorità Marittima da ogni responsabilità”.

Il Comune di Campobello di Mazara ha ricevuto l’obbligo di provvedere all’installazione e al mantenimento di cartelli e idonee misure interdittive fisiche in modo da impedire l’accesso all’area demaniale marittima in questione fino ad avvenuta rimozione e distruzione dell’ordigno.

Non era un ordigno bellico, riaperta la spiaggia Praiola a Terrasini

Ad inizio giugno è rientrato l’allarme alla spiaggia Praiola di Terrasini, che era rimasta chiusa sino al primo pomeriggio dell’1 giugno per la sospetta presenza di un residuato bellico. Per ragioni di sicurezza era stato deciso dal Comune, d’intesa con le autorità preposte alla pubblica sicurezza, di interdire l’area antistante a questo tratto di costa. L’arrivo degli artificieri da Palermo ha sgombrato subito il campo da ogni dubbio: quell’oggetto non era sicuramente un ordigno risalente a qualche conflitto.