“Non basta essere definiti eroi, ai dipendenti dell’Asp di Trapani va dato il giusto riconoscimento per il lavoro svolto”. A dirlo, Francesco Blunda segretario aziendale della Cisl Fp Palermo Trapani all’Asp di Trapani e Antonino Passavanti, coordinatore Cisl Medici di Trapani, che chiedono al commissario dell’azienda sanitaria, Paolo Zappalà, di convocare con urgenza le sigle sindacali.
In attesa dei soldi del 2019 e del covid
“A questi dipendenti va riconosciuto quanto loro dovuto – aggiungono Blunda e Passavanti – a partire dalla produttività del 2019 fino al bonus Covid, le cui somme sono state già liquidate dall’assessorato regionale della Salute alla nostra azienda, per poter essere immediatamente disponibili e quindi erogabili a tutti i lavoratori”. Secondo la Cisl Fp e la Cisl Medici, “va avviata la contrattazione decentrata integrativa aziendale, per poter almeno iniziare a discutere di un contratto nazionale già da tempo scaduto”. “Adesso attendiamo che il Commissario dell’ Asp di Trapani dia indicazioni utili e risolutive per convocare al più presto il tavolo richiesto – concludono Blunda e Passavanti – qualora, ancora una volta, le nostre legittime rivendicazioni rimanessero inascoltate, saremo costretti ad attivare tutti gli strumenti sindacali a nostra disposizione a tutela di tutti i lavoratori”.
Il piano della Regione
Via libera a nuove assunzioni nella sanità pubblica siciliana grazie a un incremento del tetto di spesa per le dotazioni organiche di quasi 100 milioni di euro. “Un importante passo avanti per risolvere la cronica carenza di personale nel sistema sanitario regionale. Carenza che si è manifestata in tutta la sua gravità proprio durante la gestione dell’emergenza pandemica”, dicono i segretari generali regionali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Gaetano Agliozzo, Paolo Montera ed Enzo Tango, commentando una circolare dell’Assessorato regionale alla Salute.
Il provvedimento dell’assessorato alla Sanità
Il documento, firmato dall’assessore Ruggero Razza, è rivolto a tutte le aziende del sistema sanitario regionale per sollecitare i manager a modificare, nel più breve tempo possibile, i piani triennali di fabbisogno e delle dotazioni organiche sulla base delle nuove disponibilità economiche, così come derivanti dall’incremento dei tetti di spesa (+96,5 milioni di euro). Interventi speciali sono rivolti agli enti in cui hanno sede le centrali operative del 118, alla figura dell’infermiere di famiglia e di comunità e alla medicina penitenziaria.
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