Continua la campagna di sensibilizzazione per reprimere i reati di violenza di genere. A rendersi promotrice del tema è l’associazione di “insieme per ballata” che ha prestato i suoi locali affinché l’opinione pubblica possa conoscere, prevenire e limitare il fenomeno del femminicidio. “Quello che le donne non dicono” è  il nome della manifestazione che ha coinvolto professionisti di vario settore intervenuti durante il dibattito, manifestazione fortemente voluta dalla collaborazione tra l’associazione di concittadini in collaborazione con la parrocchia Maria S.S di Trapani in Ballata.

All’incontro hanno partecipato il dottor Leuci, primo dirigente della polizia di Stato della questura di Trapani, la dottoressa Scuderi del servizio psicologico dell’Asp di Trapani, la dott.ssa Venza avvocato civile e canonico del foro di Trapani. La campagna di sensibilizzazione è stata volta al riconoscimento dei campanelli d’allarme al fine di riconosce e individuare i reati di maltrattamenti in famiglia, identificare le richieste d’aiuto e le autorità competenti a cui inoltrare le denunce e a cui affidare la salvaguardia del molestato.

I servizi a disposizione dei cittadini

Data l’enorme attenzione al tema della violenza di genere, le istituzioni, nel caso specifico, il sindaco di Erice Daniela Pecorella Toscano, ha voluto indicare i servizi messi a disposizione dei cittadini vittime di violenza. Ad occuparsi della prima assistenza è di fatti il progetto “La casa viola” volta a ricevere, ascoltare e intervenire in prima istanza sui ricettori di soprusi: alla vittima viene dato rifugio in un appartamento secretato.

Alla manifestazione si sono esibiti anche musicisti come, la violinista Agata Fanzone e le voci di Francesca Carafi e Dario Agueli che sulle parole di Fiorella Mannoia, Mia Martini ed Ermal Meta hanno saputo dare il giusto peso alle parole.

Altre manifestazioni contro la violenza di genere

Sono state diverse le manifestazioni di protesta ai reati di violenza di genere. Giorni fa circa cinquemila persone sono scese in piazza a Palermo in occasione del corteo cittadino indetto da Non una di Meno Palermo per urlare un forte e deciso no al sistema patriarcale e alla cultura dello stupro, alla violenza maschile sulle donne e di genere. Proprio in occasione dell’arrivo del 25 novembre, Giornata Internazionale contro la violenza maschile sulle donne e di genere, sono stati organizzati due corte nazionali: uno Roma e uno Messina, per permettere a quante più persone possibile di partecipare ed organizzarsi contro la violenza patriarcale.