Ben 133 assegni del reddito di cittadinanza nel Trapanese sono stati revocati in seguito ad un vasta operazione della guardia di finanza. Ad essere accertate delle false dichiarazioni, anche di genitori che dichiaravano di avere a carico un figlio minore. Ed invece è emerso che quel figlio era stato trasferito in comunità dall’autorità giudiziaria per i più svariati motivi. E su di loro lucravano e ottenevano surplus di indennità che in realtà non spettavano. Per tutti è arrivata anche la denuncia alle competenti Procure di Trapani o Marsala.
Un enorme esborso
L’importo complessivo accertato di questo esborso ammonta a ben un milione e mezzo di euro. L’attività operativa ha riguardato l’esame della documentazione acquisita a corredo della relativa domanda presentata dai potenziali beneficiari. Il tutto riscontrato dalle banche dati in uso alle fiamme gialle, nonché con opportuni accertamenti “sul campo”. Operazione mirata per verificare la veridicità di quanto indicato dai soggetti richiedenti il sussidio economico.
La “singolare” attività nel comprensorio di Castelvetrano
Singolare è l’attività d’indagine condotta d’iniziativa dalle fiamme gialle di Castelvetrano. Loro in particolare hanno preso in esame la correttezza dei dati anagrafici riportati nelle domande presentate da soggetti che si erano visti togliere i figli per essere collocati in comunità. Provvedimenti dell’autorità giudiziaria emessi per acclarate gravi carenze comportamentali e per questo i minori erano stati allontanati al nucleo familiare. In ben 24 casi è stato accertato che i percettori del reddito di cittadinanza avevano continuato a dichiarare di avere a carico un figlio. Come però risaputo secondo la normativa i figli minorenni allontanati non possono essere considerati componenti del nucleo familiare. Invece questi soggetti, ponendosi a carico il figlio, hanno potuto godere di maggiori benefici e un assegno più corposo. Nel caso specifico dei 29 percettori della zona di Castelvetrano è stato accertato un maggiore esborso, non dovuto, pari a quasi 300 mila euro.
Commenta con Facebook