E’ stata ritrovata la giovane marsalese di 26 anni, Rosanna Vutano, la cui scomparsa era stata denunciata sabato scorso dai familiari.
Ne dà notizia il Comune di Marsala: “La donna sarebbe in buone condizioni di salute, anche se è stata accompagnata in ospedale per un check-up medico”.
Di Rosanna Vutano non si avevano più notizie da sabato mattina, alle 7,30, quando era uscita dalla sua abitazione di contrada Ciancio, alla periferia est di Marsala. La giovane è stata rintracciata dagli uomini delle forze dell’ordine in un’area di servizio della provincia di Palermo. Già due anni fa la ragazza si era allontanata da casa.
Un’altra scomparsa inquietante si era verificata lo scorso mese, stavolta, protagonista della sparizione, era stata una minorenne.
Il 12 luglio è stata ritrovata dai carabinieri ad Agrigento Zina, la giovane di 15 anni scomparsa da Palermo a metà giugno. La madre aveva anche partecipato alla trasmissione “Chi l’Ha Visto” per lanciare l’allarme.
Zina viveva in un alloggio di fortuna. Quasi un mese di angoscia per la madre che aveva denunciato l’allontanamento della figlia dalla loro abitazione in centro a Palermo.
“E’ sparita mentre io mi trovavo da mio fratello – aveva detto la madre – L’ho cercata ovunque, ma lei ha spento il telefono e da allora non sono più riuscita a parlarle. Ciò mi distrugge. Non credo sia in buone mani, ho saputo che la persona con cui si troverebbe è poco raccomandabile e forse, proprio dopo avere intuito che avevo scoperto tutto, Zina ha avuto paura”.
Qualche giorno fa, i genitori di un ragazzo siciliano avevano denunciato la sua scomparsa in Egitto e la notizia aveva suscitato grande preoccupazione e non era mancato chi aveva pensato al caso Regeni.
Il ‘giallo’ sulla sorte di Calogero Nicolas Valenza, 27enne di Gela, è durato poche ore.
Fermato dalla polizia egiziana al suo arrivo all’aeroporto del Cairo, proveniente da Barcellona, sarebbe indagato nell’ambito di un presunto traffico internazionale di stupefacenti. Il giovane, che da quattro anni vive e lavora in Spagna come Pr per un’azienda organizzatrice di eventi, sarebbe incensurato e al momento del fermo non sarebbe stato in possesso di droga.
Ad accusarlo, dopo un interrogatorio della polizia egiziana, sarebbe stato uno straniero, componente di un gruppo di amici arrestati alcuni giorni prima per traffico di stupefacenti. Valenza, che era andato in Egitto per trovare un’amica, non sapeva di essere indagato in quel Paese, ed è stato arrestato al suo arrivo. Lo ha riferito alla famiglia, che vive a Gela, uno degli avvocati dell’ambasciata italiana al Cairo che sta seguendo il caso. I Valenza temono per la vita di Nicolas e per tutelare il proprio figlio hanno dato incarico al proprio avvocato di fiducia, Nicoletta Cauchi, di chiedere l’intervento di Amnesty International e di garantire l’assistenza legale al Cairo.
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