Grande successo di pubblico per la sesta edizione di Carminalia, la rassegna teatrale nata su iniziativa di un gruppo di giovani socie e soci dell’associazione socio-culturale “Peppino Impastato”. L’esordio lo scorso 4 agosto nella splendida cornice dell’atrio del Castello normanno-svevo di Salemi, L’Ammazzatore ha aperto la rassegna, con la straordinaria recitazione di Salvatore Nocera e Rosario Palazzolo, che diretti da Giuseppe Cutino e coadiuvati da Simona Sciarrabba, hanno messo in scena un dramma esistenziale di un killer, Ernesto Scossa, alle prese con l’impossibilità di una scelta da poter operare: quella di vivere una vita normale, libera e autonoma.

Prossimi appuntamenti il 24 e 25 agosto

Teatro di altissimo livello quello proposto al pubblico salemitano, che ha risposto calorosamente a questo primo appuntamento di Carminalia, che proseguirà con altre due date, martedì 24 agosto e mercoledì 25 agosto, sempre alle 21.15 nell’atrio del Castello di Salemi. Andranno in scena Letizia Forever e Totò e Vicè.  Due altre grandi prove d’attore che vedranno di nuovo sul palco i mattatori di questa edizione della rassegna, ossia Salvatore Nocera in Letizia Forever, diretto dallo stesso Rosario Palazzolo; mentre in Totò e Vicè, di Franco Scaldati e diretto da Giuseppe Cutino, le interpretazioni saranno di Anton Giulio Pandolfo, Rosario Palazzolo, Egle Mazzamuto e Sabrina Petyx. Altri due viaggi dentro l’universo esistenziale di personaggi surreali, ma tremendamente reali, che vivono accanto a noi, forse dentro noi.

Lo spirito che incarna il progetto

Lo spirito che anima le giovani e i giovani associati, in questa iniziativa, è stato da loro stessi sintetizzato nel motto “Ciò che c’è non è tutto“. “Soprattutto al Sud, spesso, per sopperire a certe mancanze – spiegano le giovani e i giovani attivisti – si è avvertita la necessità di reinventarsi e di ricreare nel territorio quello che non c’è, piuttosto che accontentarsi o cercarlo altrove. E’ così che, sei anni fa, è nata Carminalia, riportando a Salemi l’antico valore sociale, pedagogico, dilettevole e unificante del teatro, rivalorizzando, in primis, uno dei siti più belli e suggestivi della città, quale appunto il teatro del Carmine, e, successivamente, estendendo la rassegna anche in altri luoghi di interesse della città”.

 Teatro anche per valorizzare i luoghi

Nell’introdurre la rassegna, Nicola Mezzapelle, anima storica dell’associazione Peppino Impastato, ha proprio sottolineato la necessità di fare teatro, anche con la funzione di valorizzare i luoghi della memoria di una comunità: “Il pubblico e gli artisti sono stati per anni i sostenitori principali della rassegna, che è cresciuta nel tempo, affermandosi come evento culturale rilevante e molto partecipato. Essere giunti alla sesta edizione – afferma Mezzapelle – è un traguardo importante e far parte di un nutrito e poliedrico cartellone di eventi estivi, come quello messo a punto dall’amministrazione comunale di Salemi, oltre ad inorgoglire le socie e i soci, li spinge ad essere ancora più presenti nel territorio, con le loro proposte culturali”.

 

Articoli correlati