Ventidue quintali di tonno rosso sono stati sequestrati ad alcuni pescatori che hanno utilizzato nel mare di Marsala un’imbarcazione da diporto per catturare 10 esemplari.

Gli uomini della Capitaneria di Porto della Sicilia Occidentale hanno bloccato le operazioni di sbarco in località Giardinello.

“Quanto scoperto a Marsala – afferma il Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo Gian Luigi Bove, viola una serie di normative comunitarie e nazionali, finalizzate alla tutela di particolari specie ittiche.

Il tonno rosso può essere pescato solo da pescherecci autorizzati e nel limite di una quota fissata dalla Comunità Europea e distribuita tra i pescherecci italiani dalla Direzione Generale della Pesca Marittima e dell’acquacoltura. Il diportista può pescare tonno rosso esclusivamente dal 15 giugno al 15 ottobre e comunque non più di un esemplare al giorno. Il titolare della barca rischia una multa tra i 50 mila euro e i 100 mila euro, oltre alla confisca del pescato”.

I veterinari dell’Asp hanno accertato che 6 dei dieci esemplari sono stati ritenuti pericolosi per la salute. La barca non aveva celle frigo. Gli esemplari giudicati commestibili sono stati devoluti in beneficenza alla Caritas tramite la Parrocchia di San Francesco di Paola, nel Comune di Marsala, che assiste oltre 100 famiglie.