“Faremo ricorso contro il sequestro della nave Iuventa“. Lo annuncia l’avvocato Leonardo Marino, difensore della ong tedesca Jugend Rettet. Il legale ha appena ricevuto le copie degli atti e nei prossimi giorni – in astratto avrebbe tempo fino alla fine del mese – preparerà l’ impugnazione. La richiesta di restituzione riguarderà l’ imbarcazione, ma anche i documenti e i pc sequestrati.
La strategia difensiva della ong, finita in una indagine su presunti accordi con scafisti libici nella gestione del soccorso dei migranti, sarà stabilita con i vertici dell’ associazione umanitaria tedesca. Marino ha avuto il mandato difensivo dal legale rappresentante della Jugend Rettet, Katrin Schmidt.
“Il sequestro della Iuventa non è altro che una banale manovra di ricatto con la quale il governo italiano vuole forzare le Ong a firmare un accordo-bavaglio che viola il diritto internazionale”: così Ulla Jelpke, portavoce della Linke. Contro la decisione italiana si esprime anche la capo gruppo dei Verdi al parlamento tedesco, Katrin Goering-Eckardt che, insieme alla collega di partito e portavoce per la politica sui migranti, Luise Amtsberg, ricorda come le Ong in questi anni abbiano salvato decine di migliaia di persone e per questo
meritino “rispetto e solidarietà”. Sia Linke che Verdi fanno proprie le dure critiche dell’associazione Pro-Asyl, che accusa apertamente il governo italiano di “violazione del diritto internazionale”.
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