Francesco Dardo, 21 anni, di Marsala, è stato condannato, con rito abbreviato, dal gup Annalisa Amato a otto anni e otto mesi di carcere per tentativo di omicidio.

La sera del 3 novembre scorso, in un vicolo del centro storico di Marsala, avrebbe esploso un colpo di pistola che raggiunse al collo Antonino Mistretta, di 50 anni, operaio. L’uomo, dopo le prime cure prestate dai medici del Pronto soccorso dell’ospedale “Borsellino”, fu trasferito d’urgenza a Palermo e ricoverato, con prognosi riservata sulla vita, per poi essere sottoposto ad intervento chirurgico per la rimozione del proiettile.

La vittima, “ancora vigile quando giungeva all’ospedale di Marsala – spiegarono polizia e carabinieri, che a seguito di indagini, a fine novembre, individuarono e arrestarono Francesco Dardo – non aveva dato, però, indicazioni utili sull’accaduto”. E per questo motivo, la vittima è indagata per favoreggiamento. Stessa accusa mossa anche a Sebastiano Cascio, 35 anni, posto ai domiciliari contestualmente all’arresto di Dardo (accompagnò Mistretta al Pronto soccorso, ma non disse quello che era accaduto) e adesso condannato a un anno e 4 mesi. Da quanto emerso dalle indagini, alla base della lite tra Dardo e Mistretta ci sarebbe stato un debito di poche centinaia di euro.

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