La spiaggia di San Vito Lo Capo torna libera. Attrezzature abbandonate e non presidiate, tra cui asciugamani, ombrelloni, porta ombrelloni, gonfiabili di varia natura ed altra oggettistica varia, sono state rimosse da un’operazione congiunta svolta questa mattina dal personale della guardia costiera, carabinieri e polizia municipale del Comune in provincia di Trapani, che hanno pattugliato l’intero litorale della rinomata località turistica per prevenire e sanzionare comportamenti illeciti perpetrati sulla spiaggia, rivolti all’abusiva occupazione di spazi liberi in assenza dei rispettivi turisti ed avventori.
Attrezzature abbandonate e incustodite rimosse
Tutte le attrezzature abbandonate e lasciate incustodite sulla spiaggia sono state immediatamente rimosse per liberare il tratto di costa e renderlo nuovamente fruibile a tutti i bagnanti, che non sono stati più costretti a trovare postazioni lontane dalla riva del mare o decentrate rispetto all’intero litorale.
Tratto di costa reso nuovamente fruibile
L’attività di questa mattina ha consentito alla collettività di occupare liberamente i posti più graditi sulla sabbia, senza essere costretti a spostarsi e camminare per kilometri al fine di trovare un luogo libero dove fermarsi.
Controlli
Al contempo, i controlli svolti hanno permesso di far rispettare il divieto per i noleggiatori di attrezzature balneari, del pre-posizionamento sull’arenile di ombrelloni, sdraio e lettini ad inizio giornata ed in assenza dei singoli avventori e turisti che li noleggiano.
Oltre ad ostacolare il libero accesso dei cittadini a spazi pubblici, l’occupazione irregolare con ombrelloni, lettini e qualsivoglia altra attrezzatura da spiaggia genera un indebito profitto per gli occupanti, un mancato introito per l’Ente proprietario del demanio marittimo ed una distorsione della concorrenza verso tutti quei gestori rispettosi delle norme e che versano correttamente i relativi canoni demaniali.
Ripulita la spiaggia di Maddalusa
Lo scorso aprile Mareamico, in collaborazione con l’Istituto tecnico commerciale Leonardo Sciascia, che ha messo a disposizione 235 studenti e la ditta BRG dei fratelli Brucculeri, che ha fornito un mezzo gommato, ha potuto realizzare la più grossa operazione ambientalista degli ultimi anni. Dalla spiaggia di Maddalusa sono stati prelevati ben 22 copertoni insabbiati da anni, diversi rifiuti ingombrati e 100 sacchi di plastiche varie.
“La decisione di chiudere al traffico la strada provinciale 71, è una follia!”. A denunciarlo con una nota è stato il presidente dell’associazione Mareamico Agrigento, Claudio Lombardo. “Gli uffici dell’ex provincia di Agrigento hanno chiuso per circa 1 mese l’unica strada diretta per raggiungere Misita, Zingarello e Cipolluzze, per permettere il montaggio dei giunti di dilatazione nell’asfalto del ponte sul fiume Naro – spiega – . Invece di effettuare i lavori tenendo aperta la strada e regolando il traffico con dei semplici semafori, come si fa in tutti i posti del mondo”.
Mareamico, “Problemi per abitanti e turisti”
“Questa scelta scellerata creerà grossi problemi agli abitanti della zona, ai turisti, agli agricoltori e arrecherà un grosso danno all’ambiente, per colpa dei disservizi che si creeranno per la mancata raccolta dei rifiuti nella zona. Senza contare il rischio che correranno i tantissimi extracomunitari in bici che saranno costretti ad utilizzare la strada statale 115 per tornare a casa. E tutto questo – conclude – per risparmiare qualche migliaio di euro, danneggiando la qualità della vita a centinaia di persone che hanno interessi in zona: vergogna”.
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