Lascia delle evidenti tracce e la ladra viene identificata e denunciata. Accade nel trapanese, a Triscina per l’esattezza, frazione di Castelvetrano. I carabinieri della stazione di Marinella, a conclusione di una mirata attività di indagine, hanno denunciato una 26enne residente nell’agrigentino e già gravata da precedenti in materia di reati contro il patrimonio e lesioni. L’accusa nei suoi confronti è di furto aggravato.

L’avvio dell’indagine

In particolare, l’indagine è scaturita a seguito della denuncia sporta da un uomo residente in Germania, ma proprietario di un’abitazione di villeggiatura nella frazione Triscina. Allertato dai vicini di casa, che avevano notato il vetro della porta di casa rotto, è tornato nel trapanese per verificare cosa fosse successo ed ha trovato la propria abitazione completamente a soqquadro. Gli esiti degli accertamenti compiuti dai carabinieri hanno messo permesso di ipotizzare che la 26enne, dopo aver forzato la porta di ingresso dell’abitazione, si sarebbe appropriata di elettrodomestici ed vari oggetti personali del proprietario di casa del valore complessivo di 2.500 euro circa.

Il sopralluogo e le prove

Durante lo scrupoloso sopralluogo effettuato dai militari dell’Arma, infatti, sono emerse molteplici tracce, tra cui anche oggetti personali della presunta autrice del furto che, messe in relazione con altri gravi indizi di colpevolezza a carico della donna, sono state rappresentate dai carabinieri all’autorità giudiziaria.

Storia simile nel catanese

Una storia che sembra in qualche modo simile a quella che oggi ha riguardato altri due topi d’appartamento nel catanese che pensavano sicuramente di aver fatto il colpo grosso. Da un appartamento erano riusciti a portar via soldi in contanti, oggetti di valore e preziosi per svariate migliaia di euro. Ma non hanno fatto i conti con gli investigatori che hanno portato avanti l’indagine a tamburo battente dopo la denuncia delle vittime. E grazie anche a qualche errore dei ladri sono riusciti a dare un volto e un nome agli autori di quel furto che fece scalpore per la sua entità economica. Entrambi i ladri sono stati identificati e denunciati. L’errore più grosso è stato quello di lasciare un po’ ovunque le loro impronte digitali. E siccome non siamo di fronte a degli incensurati, per la polizia è stato poi un gioco da ragazzi riuscire a identificare in banca dati a chi appartenessero quelle impronte.

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