Si chiude un’era di mafia, quella stragista, con la morte e il seppellimento dell’ultimo boss di quella Cupola. La salma di Matteo Messina Denaro è stata tumulata nella cappella di famiglia nel cimitero comunale di Castelvetrano, in provincia di Trapani.
La salma è arrivata nella città Natale del boss intorno alle ore 8.10 del mattino, scortata dal reparto speciale dei Gom. Non è stata eseguita alcuna funzione di tipo religioso.
L’auto che trasportava il feretro ha raggiunto direttamente il cimitero di Castelvetrano. Ad accompagnarla c’era l’avvocato Lorenza Guttadauro, la figlia del boss, Lorenza Messina Denaro, e Vincenzo Panicola, cognato del boss. Ad accompagnare il feretro, anche il fratello Salvatore con in mano un mazzo di fiori destinati al boss e l’altra mano poggiata sul carro funebre. Altre due auto sono entrare dentro il cimitero, seguendo la vettura che trasportava le spoglie mortali del boss mafioso, prima della chiusura dei cancelli.

Il cimitero era presidiato già dalle 5 del mattino per l’arrivo della salma. Tutte le entrate del camposanto, sono rimaste chiuse e controllate dalle forze dell’ordine.

La salma partita ieri sera

E’ partito in serata da L’Aquila il carro funebre che trasporta la salma del boss in Sicilia. Il corpo è stato consegnato agli impresari circa un’ora dopo la fine dell’autopsia. L’esame è stato eseguito, in un ambulatorio dell’ospedale dell’Aquila presidiato dalle forze dell’ordine, dal medico legale Cristian D’Ovidio, professore universitario a Chieti, nominato di concerto dalla procura dell’Aquila e da quella di Palermo. Il perito si è riservato di consegnare una dettagliata relazione alla magistratura.

Il carro funebre venuto dalla Sicilia

A prelevare la salma è stata una agenzia funebre di Castelvetrano incaricata dalla famiglia. Il carro era arrivato nel pomeriggio a L’Aquila portando anche una bara in cedro scelta proprio dai familiari.

Delle pratiche burocratiche per il nulla osta al trasporto si è occupata una ditta aquilana scelta di concerto con la Questura. Il viaggio verso la Sicilia è durato tutta la notte e il carro funebre è stato scortato da un imponente sistema di sicurezza.

La sepoltura del capo mafia

Il boss  è stato sepolto nella cappella di famiglia accanto al padre, morto in latitanza. La stessa cappella di famiglia nella quale gli inquirenti piazzarono le microspie nella speranza di ottenere notizie sul rifugio di Diabolik come veniva chiamato, cimici poi scoperte dai familiari del boss

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