Alcuni ettari di sterpaglie e macchia mediterranea bruciano nell’area orientale del parco archeologico di Selinunte, dietro al baglio Florio, dove erano stati piantati antichi grani e cereali autoctoni che sono stati raccolti nelle scorse settimane e di cui erano rimaste soltanto le stoppie.

Le fiamme hanno bruciato anche alcuni ulivi. Sono intervenuti vigili del fuoco, forestale e un Canadair, mentre il Comune ha inviato delle autobotti. “Benché l’incendio sia vasto – dice Enrico Caruso, direttore del parco archeologico – non è stato necessario né evacuare né chiudere il sito.

I visitatori sono in altre zone. Inoltre, a partire dalle 19, con ingresso gratuito, si terrà il previsto “Holi dance festival” in un’area del parco distante dall’incendio.

Sono una quarantina gli ettari di terreno attraversati dal fuoco. E’ stata coinvolta l’area del fiume Cottone. Sono bruciate palme nane, ulivi e sterpaglie, ma per fortuna le fiamme, ora sotto controllo, non hanno lambito alcun tempio”, dice Enrico Caruso, direttore del parco.

“Gli unici visitatori che sono stati allontanati – conclude Caruso – sono quelli che erano vicini all’incendio”. Il fumo sprigionato dalle fiamme ha reso irrespirabile l’aria della borgata marinara, al momento affollata da villeggianti.