“Non possiamo pensare che la partita sia conclusa. Ora, da un lato bisogna volgere lo sguardo indietro per cercare di ricostruire cosa è successo in questi trent’anni. E soprattutto gli ultimi mesi di latitanza di Matteo Messina Denaro. Dall’altro bisogna capire e bisogna lavorare, ovviamente con attività di intelligence che non mancano e che hanno dato prova di poter portare a casa risultati importanti, di capire che cosa succede. Fino ad oggi abbiamo detto che Messina Denaro non è mai stato il capo dei capi, ma è stato un personaggio influente nel mondo mafioso. Qualsiasi cosa si muova in quel mondo oscuro sarà condizionato dalla sua assenza, dal fatto che oggi sia nelle patrie galere. Non penso che Cosa nostra metta il cartello fine lavori. Si è chiusa un’esperienza. Sicuramente , però, c’è in corso un processo di trasformazione e di riassetto dei vertici”. E’ il pensiero di Totò Burrafato, giornalista ed editorialista, rilanciato di fronte alle telecamere di Talk Sicilia.
In tanti hanno voglia di vedere complotti
Per Burrafato, “tutto il lavoro fatto dalla magistratura in questi anni è stato seguito attentamente dalla gente, dalla comunità. Siamo informati continuamente, ci sono più trasmissioni, c’è approfondimento. Però, al tempo stesso, c’è un popolo di addetti ai lavori, di uomini della comunicazione e anche delle istituzioni che hanno dimostrato la voglia di trovare un nuovo capro espiatorio, quasi per rimettere in discussione l’esistenza di un ipotetico complotto”.
Burrafato, cattura del boss è successo di magistratura e investigatori
Ma la cattura di Messina Denaro è – nell’analisi di Burrafato – un grande successo investigativo e giudiziario. “Va valorizzato. Soprattutto non va considerato come il punto di arrivo. Come ci si è arrivati a quel punto è importante. Ma ancor più importante è il fatto che oggi si è nelle condizioni di potere lavorare a ritroso per provare a smantellare le relazioni che hanno consentito i trenta anni di latitanza al boss di Castelvetrano. Così da non commettere quegli stessi errori che sono stati commessi nel passato. Mi pare che ci siano in corso le indagini per scoprire le reti di protezione. Così come si vanno cercando le carte o qualsiasi altro oggetto che possa essere utile a fare chiarezza su questi trent’anni nei quali Matteo Messina Denaro si è mosso in maniera indisturbata dentro la Sicilia, fuori dalla Sicilia e all’estero”.
La versione integrale della puntata di Talk Sicilia
La versione podcast della puntata di Talk Sicilia
Commenta con Facebook