Sono 35 le persone destinatarie di un provvedimento di custodia cautelare di varia natura nell’ambito di una inchiesta per mafia e voto di scambio condotta dalla procura di Messina.

I provvedimenti sono stati  firmati dal gip Maria Teresa Arena su richiesta dei pm Liliana Todaro e Maria Pellegrino della Dda diretta da Guido Lo Forte vengono eseguiti dalla polizia e dalla squadra, mobile che ha condotto l’intera inchiesta iniziata nel 2013

L’operazione, scattata alle prime luci dell’alba, ha già portato al fermo di un consigliere comunale della città dello Stretto. Si tratta di Paolo David consigliere comunale di Forza Italia. Complessivamente ventisei persone sono finite in carcere, nove ai domiciliari.

A vario titolo vengono contestati  reati che vanno dall’associazione mafiosa  attraverso l’affiliazione alle tre storiche organizzazioni criminali dei quartieri di “Camaro – San Paolo” e di S. Lucia Sopra Contesse, finalizzata alla commissione di una serie di delitti contro la persona ed il patrimonio, tra cui estorsioni e spaccio di sostanze stupefacenti oltre che all’acquisizione della gestione o del controllo di attività economiche, di appalti e di servizi.

Ma nell’inchiesta emerge anche la compravendita di voti mediata da alcune famiglie degli stessi quartieri Camaro San Paolo e Santa Lucia Sopra Contesse.

Nel corso dell’operazione, per quanto riguarda il filone prettamente criminale, sono s tate poste sotto sequestro anche 4 società che sarebbero riferibili o affiliate alla mafia messinese.

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