Avrebbe rapinato una turista al molo trapezoidale a Palermo e un giovane che passeggiava vicino alla villetta e all’istituto di padre Messina. Le urla di una delle vittime ha fatto scattare l’allarme e l’inseguimento che ha portato all’arresto di un giovane di 32 anni.

A lanciare l’allarme è stata la donna sarebbe stata minacciata con una bottiglia di vetro dal giovane. La vittima sarebbe anche riuscita a prendere lo smartphone e scattare una foto al suo aggressore che nel frattempo è fuggito cercando di fare perdere le proprie tracce.

La turista ha iniziato ad urlare e attirare l’attenzione dei poliziotti in servizio nella zona. Poco prima lo stesso indagato avrebbe minacciato e rapinato un giovane che si trovava nella zona del Foro Italico.

Turista tedesco aggredito e rapinato in via Roma

Qualche settimana fa due giovani hanno aggredito e picchiato un turista tedesco in via Roma all’altezza di via Bologna a Palermo. I due hanno bloccato la vittima con una scusa e poi sono passati alle mani. Hanno bloccato l’uomo e gli hanno rubato lo smartphone. Le indagini sono condotte dai carabinieri che hanno sentito la vittima e acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza che ci sono nelle strade nella zona dell’aggressione.

Donna aggredita da cinque ragazzine in piazza Marina

Ancora episodi di violenza gratuita di strada in una città che sembra fuori controllo. Dopo la sequenza di drammatici episodi degli ultimi mesi, adesso compare anche la baby gang tutta al femminile.

Una guida turistica è stata aggredita alcune settimane addietro a Palermo in piazza Marina a ridosso della zona pedonale del centro storico della città da cinque ragazzine che volevano portarle via il cellulare. Le cinque l’hanno accerchiata e iniziata a spintonare. Una di loro ha cercato di afferrare lo smartphone  con il quale la donna stava parlando: era al telefono con il marito.

Il tentativo di “scippo” non è, però riuscito. la vittima è, infatti, riuscita a ritrarsi per tempo causando, però la reazione di una delle ragazze del gruppo che prima di urlarle: “Ti è andata bene perché di potevamo ammazzare” le ha versato addosso una lattina di coca cola macchiandole il cappotto.

Colpisce la descrizione, il fatto che fossero ben vestite e palesemente non delinquenti abituali. Colpisce la violenza verbale e fisica e resta da spiegare la fuga apparentemente immotivata nel bel mezzo dell’aggressione, episodio che dimostra proprio come non fossero avvezze  alle aggressioni