Nessun riferimento alla presenza del presidente della Regione siciliana Renato Schifani seduto in prima fila. Sembra sempre più freddo il rapporto tra il governare e il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, che nel suo intervento al congresso dell’Anm, in corso a Palermo, ha rivolto i suoi saluti al capo dello Stato, al presidente del Senato, al vice presidente della Camera, al vice ministro della Giustizia ma non, appunto, a Schifani.

Dal Comune, comunque, fanno sapere che il “mancato saluto” è avvenuto per il poco tempo a disposizione avuto dal primo cittadino del capoluogo siciliano, visto che, pare, ci fosse un limite stabilito (tre minuti) per l’occasione.

Le parole di Lagalla

“È oggi doveroso confermare fiducia nella magistratura e compiere ogni comune e solidale sforzo affinché essa possa continuare ad assicurare, auspicabilmente in tempi ragionevoli, equità di giudizio, garantendo a tutti i cittadini parità di trattamento e rispetto della persona, in un contesto di auspicabile valorizzazione della interpretazione umanistica e simpatetica del diritto”, ha detto Lagalla.

“Mi piace quindi ringraziare, in questa sede, gli uffici giudiziari del distretto di Palermo per le molte azioni che, anche insieme all’amministrazione comunale, si stanno ponendo in essere per concorrere al contrasto della violenza di genere ed al superamento delle fragilità sociali – ha aggiunto – così venendo incontro alle esigenze di quanti, in difficoltà, attendono dalla giurisdizione e dalla pubblica amministrazione risposte in grado di rafforzare e legittimare il percorso di legalità di questa città e dell’intero territorio metropolitano”.

Il tema del congresso

Ha preso il via, al Teatro Massimo di Palermo, dopo l’arrivo del capo dello Stato Sergio Mattarella, il 36esimo congresso dell’Associazione nazionale magistrati. Tema “Magistratura e legge tra imparzialità e interpretazione”.

Standing ovation per Mattarella

Ci sono stati i saluti istituzionali del sindaco Roberto Lagalla, del presidente della Regione Renato Schifani, del presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e del viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto. Presenti in platea, tra gli altri, il presidente del Senato Ignazio La Russa e il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè. Il capo dello Stato è stato salutato con un lungo applauso da tutti i presenti, che si sono alzati in piedi.

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