Tornerà a riunirsi domani il tavolo regionale del centrodestra per tentare di risolvere le divergenze in vista delle elezioni nelle ex province del 27 aprile ma già si avvertono i primi segnali ufficiali di “liberi tutti”.

Come anticipato da BlogSicilia crescono le spinte verso l’abbandono di un tavolo regionale per dare spazio a singoli tavoli provinciali dove i partiti si mettano d’accordo per ogni Libero consorzio separatamente in base alle forze locali. Una spinta verso il decentramento delle candidature che adesso trova anche un elemento di ufficialità

La Dc chiede la convocazione del tavolo per Agrigento

La prima a dirlo senza mezzi termini è la Dc per bocca del capogruppo all’Ars Carmelo Pace: “In occasione di questo importante appuntamento politico elettorale, auspichiamo, in tempi ragionevoli, la convocazione del tavolo del centrodestra agrigentino per un confronto che possa portare, all’interno di una visione condivisa, alla scelta di un candidato unitario”.

Da sempre òla Dc punta al candidato presidente del Libero Consorzio di Agrigento e nella prima spartizione delle poltrone questo sembrava un dato assodato.

Il precedente accordo poi saltato

Un primo pezzo di accordo risalente al primo lunedì di febbraio sembrava ormai essere cosa scontata. Prevedeva un candidato presidente di Libero Consorzio per ciascuno dei sei partiti della coalizione. In particolare Agrigento alla Dc, Caltanissetta a Noi Moderati, Enna al MpA, Trapani alla Lega mentre Fratelli d’Italia e Forza Italia avrebbero dovuto dividersi Siracusa e Ragusa.

Una circostanza riferita dalla stampa sulla quale parla Pace:  “Non ce ne innamoriamo perché riteniamo – fa notare Pace – che l’unità della coalizione venga prima degli stessi interessi del mio partito e poi perché riteniamo che il migliore candidato si debba scegliere tutti insieme”, al di là delle possibili decisioni del tavolo regionale.

Una spinta a superare il livello regionale di trattativa

La Democrazia Cristiana è disponibile a un confronto costruttivo con i parlamentari agrigentini al fine di preservare e mantenere l’unità del centrodestra. Per il deputato riberese: “Probabilmente non spetterebbe a me assicurare l’unità del centrodestra, ma sono disponibile a mettere da parte eventuali, legittime ambizioni del mio partito per il bene e l’unità della coalizione”.

Quello di Agrigento è un territorio con le sue specificità, politicamente non semplice da coordinare. Nonostante ciò “siamo fortunati perché in questo momento possiamo contare su due assessori regionali eletti sul territorio, l’on. Di Mauro e l’on. Savarino, su una deputata del mio stesso partito, l’on. Marchetta, e sulla presenza di due parlamentari come l’on. La Rocca-Ruvolo e l’on. Gallo, eletti nello stesso partito del Presidente della Regione Schifani”.

Fare sintesi indipendentemente dal tavolo regionale

“Faccio appello – scrive il capogruppo della DC – a tutti i parlamentari del centrodestra per trovare, indipendentemente dal tavolo regionale, una sintesi e un candidato unitario. Insieme, con la coalizione unita, dai dati e dalle analisi sul voto ponderato, il candidato del centrodestra vincerebbe con una percentuale vicina all’80%”.

Per il parlamentare della DC “ci sono autorevoli figure, titolate a tenere unita la coalizione in provincia. L’on. Di Mauro, parlamentare di grande esperienza con sei legislature, decano dei deputati di centrodestra e oggi assessore regionale ha, come ho avuto modo di dirgli informalmente qualche giorno addietro, tutte le carte in regola per convocare il tavolo del centrodestra al fine di trovare la sintesi attorno a un nome”.

“Se nonostante le esortazioni questa iniziativa, per qualsiasi motivo, non si vorrà intraprendere, – conclude – ne prenderemo doverosamente atto”.