L’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato con voto finale la manovra ter, 27 voti a favore e 15 i contrari. Rinviati a settembre gli emendamenti aggiuntivi e i cosiddetti fondi per i territori, pari a 35 milioni di euro.
Intravaia (Forza Italia): “Risposte concrete per l’Isola”
Marco Intravaia, deputato regionale di Forza Italia, ha commentato: “Abbiamo approvato una manovra di ampio respiro che dà risposte concrete alla Sicilia e ai siciliani sul fronte delle emergenze, ma anche della programmazione. Pur fra alcune difficoltà in Aula, abbiamo portato a casa un’ottima legge finanziaria, voluta con determinazione da Forza Italia e dal presidente della Regione Renato Schifani, che guarda alle fasce più deboli e alle esigenze dei territori”.
Entrando nel dettaglio, Intravaia si è soffermato su alcuni provvedimenti che sono colonne portanti del documento finanziario, ad esempio:
- lo stanziamento di 15 milioni di euro per le video sorveglianze nei comuni; i 45 milioni per superare l’emergenza extra costi nella gestione dei rifiuti, una grande boccata di ossigeno per gli enti locali;
- i 10 milioni euro destinati alla Protezione civile; i 3 milioni 700 mila euro emergenza incendi;
- i 55 milioni di euro per rifacimento di strade provinciali, prioritariamente destinati alle aree interne;
- i 60 milioni di euro per l’abbattimento delle liste d’attesa del Servizio Sanitario Regionale;
- i 20 milioni di euro per la dissalazione; i 4 milioni di euro per fronteggiare la povertà e sostenere le fasce deboli;
- gli 8 milioni 300 mila per acquisto scuolabus da assegnare ai comuni.
“Non è stato sempre facile in Aula – ha continuato Intravaia – ma la maggioranza è riuscita a raggiungere l’obiettivo di trovare tante soluzioni attese dai cittadini per i problemi più urgenti”.
Stop a tornelli e staccionate sulle spiagge siciliane
Ismaele La Vardera, deputato regionale e leader di Controcorrente, dopo l’approvazione in aula del suo ordine del giorno sull’eliminazione dei tornelli e delle staccionate sulle spiagge siciliane, ha commentato: “Ho presentato un’ordine del giorno per inserire in finanziaria l’abolizione di tornelli, staccionate, cancelli o altri ostacoli in tutte le spiagge della regione. Ecco il mio atto parlamentare è stato approvato dal governo Schifani e sostenuto anche dai deputati Marianna Caronia (Noi Moderati), Antonello Cracolici (Pd) e Roberta Schillaci (M5s). Una svolta epocale per tutte le spiagge della Sicilia e soprattutto per la spiaggia dei palermitani, Mondello. Un impegno formale e politico mai arrivato dal Parlamento. Nel borgo marinaro, infatti, la situazione è drammatica: solo qualche varco e tornelli ovunque, per non parlare di tutte le staccionate presenti. E non è tutto, nell’ordine del giorno ho anche chiesto che la battigia libera non potrà essere inferiore a 10 metri, perché i concessionari dei lidi e ribadisco concessionari e non proprietari (perché il proprietario è lo stato) non possono prendersi il lusso di rendere privata un’intera spiaggia. Oggi la battaglia contro l’Italo-Belga finalmente vede una svolta, ma non è solo la battaglia per Mondello, ma per tutti quei litorali siciliani che vivono la stessa situazione, come la Playa di Catania. Ringrazio i deputati che hanno spostato il mio ordine del giorno che oggi ha portato a una vera e propria svolta storica per tutti i cittadini siciliani”.
Bocciata all’Ars la norma sull’acquisto dell’immobile di via Cordova
Poco prima la votazione, c’è stato un altro passo falso per la maggioranza di governo, che ha subito una doppia sconfitta in Aula a causa del voto segreto e dei franchi tiratori.
Dopo l’affossamento, nella giornata di ieri, dell’articolo 2 relativo al Fondo per l’editoria, stamane è caduto anche l’articolo 3, denominato “Misure per l’abbattimento delle locazioni passive della Regione siciliana”. Il testo, che autorizzava il Dipartimento regionale delle finanze e del credito ad acquistare, con uno stanziamento di 13,5 milioni di euro, l’immobile di via Cordova a Palermo, di proprietà del Fondo pensioni per il personale della Cassa centrale di Risparmio Vittorio Emanuele per le province siciliane, è stato bocciato.
L’obiettivo dell’articolo era ridurre i costi delle locazioni passive della Regione e ottimizzare la distribuzione logistica degli uffici regionali. Tuttavia, un emendamento soppressivo ha ottenuto 35 voti a favore contro soli 27 contrari, grazie al voto segreto richiesto dal Partito democratico e al “fuoco incrociato” dei franchi tiratori.






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