Arriva la con vocazione della giunta regionale di governo e, negli stessi istanti o giù di lì, arriva anche la virata di Raffaele Lombardo. Una precisazione più politica e “relazionale” all’interno della coalizione che non sostanziale.

Azzeramento giunta mal interpretato

Tutto parte dalle dichiarazioni di ieri dell’ex Presidente della Regione Raffaele Lombardo che, commentando la situazione politica, invitata Schifani a non dimettersi ma prendere in mano la situazione magari azzerando la giunta. Lui avrebbe fatto così da presidente.

Oggi precisa rispetto a quelle parole: “L’idea dell’azzeramento della Giunta – ieri avanzata in un’intervista in cui esprimevo i miei personali punti di vista- può essere stata mal interpretata”.

“Non si tratta di licenziare o di sostituire gli assessori – credo, ad esempio, che i vertici di Mpa ripongono massima fiducia in Francesco Colianni -ancor meno di penalizzare uno o più partiti, ma di prendere in mano il bandolo della matassa da parte del Presidente che, in un momento difficile, ricompone liberamente un quadro di uomini e donne – in giunta e nei vertici della burocrazia- idoneo a fronteggiare le sfide del momento” dice il leader MpA e fra i fondatori di Grande Sicilia.

Le valutazioni rimesse alla maggioranza

E subito dopo, nella medesima dichiarazione, Lombardo riporta ilo bandolo della matassa in mano al vertice di maggioranza “Valutando coi partiti della maggioranza, tutti, e se ritiene anche con le realtà sociali più significative esterne al perimetro della politica, le migliori soluzioni” conclude.

I provvedimenti in arrivo

La dichiarazione dell’ex presidente della regione Raffaele Lombardo arriva quando si attende l’esito di una giunta che i bene informati hanno già tracciato come elemento di svolta. Riportare il bandolo nelle mani della maggioranza da l’esatta dimensione di quello che potrà accadere e non certo delle voci che fanno capolino di continuo in questi giorni. Certamente le dichiarazioni fatte in queste ore non sono neutre rispetto alle scelte che stanno per essere assunte