“Violenza Adolescenziale: quali le cause e come affrontare il fenomeno” è il tema di un ciclo di 4 incontri con oltre 500 studenti di 2 Istituti Scolastici di Palermo e Castelvetrano, organizzati secondo il modello del Simposio dell’Antica Grecia, che si terranno, venerdì 9 febbraio, presso il Complesso dei Licei I.I.S. Cipolla Pantaleo Gentile di Castelvetrano e, venerdì 16 febbraio, presso l’Istituto Superiore Statale “Mario Rutelli” di Palermo.
I 500 ragazzi che parteciperanno ai 4 incontri discuteranno e si confronteranno con 3 esperti che professionalmente si occupano di prevenzione del disagio minorile, di sani modelli educativi e di comprensione dei fenomeni sociali e socio-culturali che vedono protagonisti i giovani e gli adolescenti in particolare.
Il modello del Simposio è stato scelto proprio perché l’approccio sia conviviale e circolare per favorire la discussione e il confronto alla pari su un tema di comune interesse che vede protagonisti giovani e adulti, senza la presunzione che il sapere e la conoscenza vengano solo da una parte, gli “adulti-esperti”, per essere trasmessa all’altra parte, gli “studenti che devono imparare”. Su questo specifico tema il confronto dialogico socratico tra generazioni diverse e tra esperienze complementari può portare a opinioni e posizioni condivise per comprendere meglio il fenomeno, per individuare possibili soluzioni per affrontare quello che sta sempre più diventando un problema sociale italiano allarmante e preoccupante.
Di questa importante iniziativa la Dott.ssa Gaetana Maria Barresi, Dirigente Scolastico dei Licei I.I.S. Cipolla Pantaleo Gentile di Castelvetrano, dice: «La violenza è un fenomeno complesso che purtroppo interessa il mondo dei giovani. I ragazzi di oggi appaiono sempre più fragili, sono infatti facile preda di una fragilità che li rende bisognosi di punti di riferimento, di ascolto e di comprensione. Forse perché la realtà e la società che i ragazzi vivono è permeata da egoismo e aggressività e, giornalmente, come tutti noi, ascoltano notizie legate a violenze. Sono del parere che la violenza sia il risultato di una interazione tra diverse concause. Ritengo che il crescente disagio generazionale, e di conseguenza l’aumento della criminalità, sia identificabile in situazioni familiari problematiche e poco stabili infatti credo che sia universalmente riconosciuto come fondamentale sia il ruolo delle famiglie, il cui compito è innanzitutto quello di educare ma che purtroppo oggi tendono ad una sempre maggiore deresponsabilizzazione. Un altro tassello fondamentale nell’ottica di un’attività preventiva efficace è rappresentato dalla scuola, il primo vero contesto in cui i ragazzi iniziano a costruire relazioni sociali. La violenza, dunque, è un tema che va affrontato con i giovani sin dalla loro tenera età. Sin dalla scuola primaria è necessario lavorare sul concetto di rispetto e di diversità, che non sono stereotipi ma valori da recuperare.»
Aggiunge la Prof.ssa Giovanna Ferrari, Dirigente Scolastico dell’Istituto Superiore Statale “Mario Rutelli” di Palermo «Ci sembra ormai consuetudine sentir parlare della violenza dei giovani e tra i giovani, di liti tra coetanei al centro storico della nostra città, talvolta anche omicidi e stupri; ma anche di agiti e atteggiamenti irriverenti nei confronti degli adulti e degli anziani che svelano una incapacità delle giovani generazioni di capire il limite oltre il quale non si dovrebbe andare e che invece viene spesso oltrepassato. La genesi potrebbe essere un flop educativo. Da questa prospettiva oggi le Istituzioni scolastiche si adoperano e si aprono al confronto con esperti del settore quali quelli che abbiamo invitato per confrontarsi con gli studenti del nostro Istituto Scolastico. Il confronto pubblico e aperto tra generazioni apparentemente distanti tra loro può essere un modo per far emergere elementi per comprendere meglio il fenomeno e intervenire adeguatamente con la complicità degli stessi nostri ragazzi. È questo l’obiettivo sperato di questa prima serie di incontri sul fenomeno della Violenza Adolescenziale che abbiamo programmato nella nostra Scuola.»
A tutti gli studenti dei due Istituti Scolastici verrà inoltre regalata la versione digitale del Saggio “Femminicidio e Narcisismo Patologico: quale correlazione e come prevenire relazioni pericolose”, scritto da 20 coautori, che, come è oramai noto, si legge e si scarica gratuitamente (sia in pdf che e-book) da diversi portali online, per prepararli a un prossimo seminario nel quale affrontare un altro grave problema sociale attuale qual è quello dell’abuso e della violenza sulle donne.
I tre esperti che insieme alle Scuole hanno organizzato questo ciclo di incontri sono:
– Don Arnaldo Riggi è religioso salesiano dal 2006 e Sacerdote dal 2014, si occupa da anni di formazione, orientamento e cura dei ragazzi e dei giovani. Laureato in Scienze Pedagogiche, dal 2014 al 2017 ha lavorato, coordinandone la Comunità Educativa, nel quartiere popolare e disagiato di Messina Giostra, quale direttore dell’oratorio e presidente dell’Associazione Don Bosco San Matteo, gestendo un progetto finanziato dal Ministero dell’Interno, per l’educazione alla legalità e il contrasto alla criminalità minorile. Dal 2017 al 2022 ha lavorato nel mondo dell’insegnamento e gestione scolastica, occupando la cattedra di Religione prima e l’ufficio di Dirigente dei Servizi Gestionali e Amministrativi poi dell’Istituto Villa Ranchibile di Palermo. Dal 2022 è Presidente Regionale dell’Ente di Formazione Professionale dei Salesiani di Sicilia (Cnos/Fap), Direttore del Centro Gesù Adolescente di Palermo (Formazione e Oratorio), Segretario Diocesano dei Religiosi di Palermo. Da settembre 2023 è membro del consiglio direttivo regionale dei Salesiani.
– Emilio Vergani è laureato in filosofia a Pavia, è formatore, consulente, progettista e valutatore nonché membro della LUDE, libera università dell’educare. Consulente di Save the Children Italia, svolge da anni il mestiere di formatore sui temi organizzativi. Insegna sociologia del territorio e progettazione sociale presso la Lumsa Santa Silvia di Palermo. Recentemente ha pubblicato: Multi-agency. Gruppi collaborativi nella complessità (Maggioli 2022) ed Errori organizzativi. Compendio per principianti, (Biblis edizioni 2021).
– Andrea Giostra è psicologo clinico, criminologo e scrittore. Dall’inizio degli anni Novanta si occupa di progettazione e gestione di servizi socio-sanitari, assistenziali e di accoglienza in favore di donne e minori (vittime di abusi e maltrattamenti, in stato di abbandono, a rischio di devianza sociale e criminalità, a bassa scolarizzazione), di persone affette da dipendenze patologiche, di soggetti psichiatrici, di soggetti fragili e a rischio di marginalità sociale e lavorativa. Ha progettato e gestito corsi di formazione post universitaria, anche quale consulente di alcune Prefetture siciliane, in favore di giovani professionisti e di operatori delle forze dell’ordine, in diverse ambiti: criminologia, psicologia giuridica, gestione di servizi nei settori delle tossicodipendenze, dell’abuso e del maltrattamento a danno di donne e minori, di soggetti psichiatrici, di minori a rischio criminalità, devianza, esclusione sociale e lavorativa.
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