Il personale delle volanti, in via Giacomo Antonini, nel quartiere San Cristoforo a Catania, ha proceduto al fermo e controllo di due persone a bordo di un’autovettura. La vettura, in seguito agli accertamenti effettuati, è risultata da ricercare, essendone stato denunciato il furto lo scorso 6 aprile; asportata da un garage di via Artale Alagona.

All’interno dell’autovettura è stato rinvenuto materiale di dubbia provenienza, tra cui una bicicletta da corsa e due motori a scoppio; il tutto è stato sottoposto a sequestro.

Identificati i due uomini

I due uomini sono stati identificati in un 40enne pregiudicato marocchino e un 39enne pregiudicato catanese: Quest’ultimo sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza.

Entrambi sono stati denunciati per il reato di ricettazione in concorso e, il 39enne anche per il reato di inosservanza agli obblighi impostigli con la misura di prevenzione alla quale è sottoposto.

Raffica di furti d’auto nel Catanese, controlli a tappeto e denunce

Il crescente fenomeno dei furti di auto a Caltagirone ha imposto il rafforzamento dei servizi di controllo del territorio mirati al contrasto della criminalità predatoria. I poliziotti del commissariato di pubblica sicurezza di Caltagirone, durante un servizio dedicato, hanno individuato, nei pressi della strada statale SS417, un’auto risultata rubata.

All’interno del mezzo, gli agenti hanno sorpreso un giovane che dormiva sdraiato sui sedili posteriori. Il ragazzo, un 18enne calatino con precedenti di polizia, ha affermato di aver trascorso la notte in auto inconsapevole della sua provenienza furtiva. Tuttavia, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico e di arnesi atti allo scasso. Inoltre, è stata rinvenuta una scheda carburante che ha insospettito gli agenti i quali, dopo aver approfondito il controllo, hanno accertato che si trattava della stessa che era stata rubata all’interno di una ditta locale, i cui titolari avevano denunciato anche il furto di un paio di scarpe da lavoro. Ed erano proprio quelle che il 18enne aveva ai piedi. Davanti all’evidenza, il giovane non ha esitato ad ammettere di essersi introdotto all’interno di quella ditta e da dove aveva asportato le scarpe e la scheda carburante.

Ciò ha determinato il suo deferimento all’Autorità Giudiziaria per i reati di ricettazione, furto, possesso ingiustificato di arnesi da scasso e porto abusivo di arma.

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