L’accordo tra Noi Moderati e Forza Italia al centro dell’intervista a Talk Sicilia di Massimo Dell’Utri, coordinatore regionale di Noi Moderati nell’ambito del ciclo di interviste “Verso le elezioni di giugno”. “È la prima volta che Forza Italia dà la disponibilità a modificare il simbolo per cui sotto il simbolo del Partito popolare europeo viene inserito il simbolo di Forza Italia e poi anche quello di noi moderati – dice Dell’Utri Proprio perché è un ragionamento complessivo che mira a realizzare finalmente un centro forte all’interno del quadro politico complessivo nazionale perché la cosa importante che un accordo nazionale voluto fermamente da Antonio Tajani e da Maurizio Lupi, che ha lavorato insieme a Saverio Romano, il nostro segretario nazionale, per questo accordo”

L’unione con Forza Italia

Dell’Utri sottolinea come diverso dal patto di cinque anni fa: “Qui si va verso una federazione dei gruppi parlamentari. È un qualche cosa, ripeto, che sotto il simbolo del Partito popolare europeo possa andare oltre l’intenzione che non è quella di un accordo elettorale, ma è un momento di sintesi che si chiude con le elezioni europee ma un qualche cosa che si vuole sottoporre al popolo italiano,  che riguarda tutto il il centro e l’attività politica dicendo che nei quali ci siamo sempre entrambi caratterizzati”.

“Cuffaro e Lombardo? Impostazioni diverse”

Sul centro composto dalla Dc di Totò Cuffaro e il Movimento dell’Autonomia di Raffaele Lombardo, Dell’Utri sottolinea: “E’ un’impostazione completamente differente perché mentre da parte di Maurizio Lupi e Saverio Romano si sta giocando una partita nazionale, non regionale.  Qui l’operazione è completamente differente è, ripeto, un’operazione di carattere nazionale che parte voluta anche dal Partito Popolare europeo. Noi abbiamo partecipato anche al congresso del Partito Popolare europeo proprio in una logica di avere un partito forte di centro anche in Italia.

“Miccichè? Nessun tentativo di scalata”

L’altro tema e chiaramente di queste elezioni parlando di questo tipo di alleanze è proprio quello che può succedere dentro Forza Italia, magari con un tentativo di scalata, come ipotizzava già anni fa Gianfranco Miccichè, che in un’intervista a Talk Sicilia di qualche giorno fa ha paventato il rischio di divisione in due di Forza Italia.

“Non c’è nulla da scalare o di dividersi in due,  c’è soltanto da fare un ragionamento complessivo in insieme finalmente si è raccolto la necessità di avere un raggruppamento di centro – dice Dell’Utri -. che possa portare avanti le istanze che poi c’è una fascia di popolazione che possibilmente spesso e volentieri in questi anni dopo il tramonto della Democrazia Cristiana non si è mai trovata identificata. Riportarli a votare questo è l’obiettivo. A livello siciliano non credo proprio che ci sia un’ipotesi un percorso di scalate, anche perché il rapporto col presidente Schifani è assolutamente sereno con tutti i candidati il rapporto è anche lì assolutamente sereno”.

La direzione di Noi Moderati e i candidati

“Noi abbiamo fatto una direzione: intanto prendiamo i termini per l’accordo di carattere nazionale che prevede una singola candidatura per ogni collegio quindi nel collegio delle isole. L’accordo prevede che indicheremo un candidato. Abbiamo fatto una riunione e le ipotesi sulle quali a breve si definirà sono una di quelle, la definizione della candidatura romana il nostro coordinatore politico di Saverio Romano oppure è stata anche rappresentata l’ipotesi della mia candidatura in quanto segretario regionale – dice Dell’Utri -. Si è parlato anche di una candidatura del nostro portavoce di Ignazio Messina si è parlato anche ed è uscita anche ripetutamente sui social un’ipotesi di Antonello Antinoro il quale però in questo momento preferisce e predilige un momento di attività professionale. Il dato di fatto è che siamo tutti uniti, sereni e compatti su quello che sarà la candidatura che esprimeremo nelle prossime ore, dopo il tavolo nazionale che dovrebbe esserci”‘

I valori

“L’idea è che noi ci riconosciamo nei valori del Partito Popolare europeo, quindi l’idea è quella sostanzialmente anche per questo si è avuto questa convergenza condivisione con Forza Italia, perché l’ultima volontà del Presidente Berlusconi era proprio quella dell’edificazione di un Partito popolare europeo ispirato sostanzialmente a dei valori anche liberali. Ecco, lì noi ci ci identifichiamo pur avendo un’origine leggermente diversa però quello è il progetto d’Europa che noi auspichiamo e sui quali ci spendiamo”, continua Dell’Utri.

Le elezioni in Sicilia “non testano l’alleanza di centrodestra”

“Devo dire che a Caltanissetta c’è un centrodestra unito. Proprio l’altro ieri abbiamo fatto l’apertura della campagna elettorale con un candidato unitario, io credo che trattandosi con sistema con sistema proporzionale soltanto di otto Comuni è un dato elettorale che è talmente ridotto e talmente marginale non può essere identificativo se l’alleanza di centrodestra Sicilia regge o meno”.

Il rimpasto dopo le Europee

“Un’ipotesi di rimpasto nel governo regionale? E’ molto probabile che dopo le europee ci sia un momento di riassestamento. Da tutto questo possiamo dire che è un dato politico che ci sta, ci sta nelle cose. Poi quale può essere il nuovo equilibrio? Questo lo potrà stabilire solo l’obiettivo di questa unione con Forza Italia è quello proprio di arrivare a un partito che abbia una rappresentanza a doppia cifra. Perché ripeto, è importante che si arrivi nel contesto europeo ma anche in Italia con una rappresentanza di centro che vada a due cifre”, dice Dell’Utri.

 

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