Il primo ad essere sconvolto è stato l’automobilista che ha assistito in diretta alla tragedia. Ha visto l’uomo, l’avvocato, arrivato con una Renault Megane cercare di sfondare il guard rail con tutta la vettura.

Non era un incidente come ce ne sono tanti. Era apparso chiaro che l’automobilista al volante aveva tentato di sfondare la barriera metallica che ha retto l’urto. Pochi secondi e l’uomo è uscito dall’auto e si è lanciato nel vuoto. Il testimone che ha chiamato i soccorsi non ha avuto il tempo di potere cercare di fermarlo.

Una tragedia che non trova spiegazioni

Sono in tanti adesso che non riescono a spiegarsi i motivi del gesto estremo. L’avvocato era stato in udienza fino al giorno prima. C’è chi racconta di avere parlato e sorseggiato con lui un caffè.

Chi lo ricorda con affetto per essergli stato sempre a fianco. “Sei sta un vero amico. Non riesco a capire cosa di abbia spinto a mettere fine alla tua vita. Siamo tutti distrutti”.

La sensazione di incredulità è quella più frequente davanti a queste notizie. “Non riesco ancora a crederci che sia successo. Ogni tanto sarebbe bene parlare con gli amici quando si vivono questi drammi. Spesso parlare è già un inizio per cercare di venire fuori da certe situazione che appaiono insormontabili e che forse poi insieme possono essere superate. Quanto successo ieri è un gran peccato. Se ne va una persona buona. Un vero amico. Peccato non avere avuto la possibilità di aiutarti”.

L’incredulità

“La mente umana è un filo di capello, fragile. Così diceva un grande psichiatra a me molto vicino che non c’è più. Chissà cosa ti passava per la mente caro. Il tuo gesto mi ha sconvolto come ha sconvolto tutti coloro che ti conoscevano. Ti ringrazio immensamente per quello che hai fatto per me tanti anni fa, sei stato un vero amico. Ti porterò sempre nel cuore.
Addio amico mio, possa tu finalmente trovare la pace accanto al Signore che veglierà sulla Tua famiglia”.