Lo stallo fra Amat e la Regione Siciliana sui fondi per l’emergenza covid potrebbe essere superato a breve. Le ultime novità arrivano direttamente dall’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò, intervenuto ieri a margine della conferenza stampa sull’avvio dei lavori per il raddoppio del ponte Corleone. La Giunta Regionale è infatti vicina a varare la norma d’interpretazione autentica da far votare all’Ars e necessaria a riconoscere i dodici milioni di euro attesi dall’azienda del Comune di Palermo per compensare le perdite del bilancio 2022. Buone notizie che arrivano all’ombra del vertice atteso per domani a Palazzo Palagonia fra il managament aziendale, i sindacati e il primo cittadino Roberto Lagalla.

I problemi del bilancio 2022

Come è noto, la società Partecipata guidata dal presidente Giuseppe Mistretta ha chiuso il bilancio 2022 con una perdita da 21 milioni di euro. Di questi, ben 12 milioni dipendono proprio dall’attuale stallo che esiste fra il Comune di Palermo e la Regione Siciliana sui fondi destinati dallo Stato alle aziende di trasporto pubblico locale durante la pandemia. Soldi facenti capo al cosiddetto fondo “vuoto per pieno”, ovvero una sorta di compensazione per il mantenere gli autobus in servizio nonostante le restrizioni dettate dall’emergenza covid. Fatto che ha logicamente ridotto l’utenza presente sugli autobus e, di conseguenza, gli incassi. Ma a causa del sopracitato conflitto d’interpretazione fra gli uffici, tali somme sono state congelate in attesa di una norma d’interpretazione autentica da votare all’Ars.

Contenzioso Amat-Regione, soluzione alle porte

Atto sul quale arrivano notizie proprio dall’assessore regionale Alessandro Aricò. “Gli uffici hanno redatto l’atto insieme al Capo di Gabinetto – ha sottolineato l’esponente di Fratelli d’Italia -. Nei prossimi giorni presenteremo l’atto in Giunta Regionale. Dopo l’approvazione, lo stesso sarà trasmesso e successivamente votato all’Ars”. In merito alle tempistiche per chiudere la questione con Amat, Aricò traccia una linea temporale ben precisa. “Penso che da qui a maggio verrà chiuso l’iter“. Vengono così confermate, almeno a parole, le ipotesi avanzate qualche giorno fa dalla presidente della III Commissione Consiliare del Comune di Palermo Sabrina Figuccia dopo l’incontro tenuto con i vertici di Amat.

Il peso del sistema tram

Al di là di come vada a finire con la Regione, in casa Amat ci sono anche altri problemi da risolvere. All’interno del passivo da 21 milioni di euro, figurano infatti le perdite strutturali del sistema tram. Voce negativo che pesa per ben sei milioni di euro sul bilancio 2022. A questi vanno aggiunti inoltre i tre milioni di euro dovuti al mancato versamento all’erario dell’IVA sui pass ZTL emessi da Amat dal 2016 ad oggi.

Il mancato rinnovo degli accordi di secondo livello

C’è poi la questione legata al mancato rinnovo degli accordi di secondo livello. Una sorta di contratto collettivo che interessa una serie di diritti dei lavoratori quali ad esempio il godimento delle ferie e l’ottenimento dei buoni pasto. Documento che non viene rinnovato addirittura dal 2007 e sul quale si registra un certo stallo da parte del Comune di Palermo. Ad oggi, sono già tre le azioni di sciopero avviate dai sindacati di Amat da inizio 2024. E un’altra è stata già convocata per sabato 1 giugno. Uno stop di bus e tram di 24 ore che rischia di compromettere i collegamenti con le borgate marinare in una giornata pre-festiva.

Quarto sciopero atteso il 1 giugno

Eventualità che il presidente di Amat Giuseppe Mistretta sta provando ad evitare ad ogni costo. Questo attraverso un incontro convocato per domani, mercoledì 24 aprile, nella sede istituzionale di Palazzo Palagonia. Riunione alla quale dovrebbero partecipare il management aziendale, i sindacati e il primo cittadino Roberto Lagalla. In pratica, tutti gli attori coinvolti nella vertenza Amat si dovrebbero sedere ad un tavolo e parlare di tutti gli aspetti discussi a livello aziendale.

Il futuro contratto di servizio

Una categoria in cui rientrano, oltre ai sopracitati accordi di secondo livello e alla questione relativa al bilancio 2022, anche la restituzione dei servizi in perdita al Comune di Palermo (rimozione, ZTL e car sharing su tutti), nonchè la sottoscrizione del nuovo contratto di servizio. Documento dal quale, oltre alla cessione proprio dei servizi in perdita, passa anche una revisione del corrispettivo relativo ai costi sostenuti per il sistema tram di Palermo. Al momento infatti, Amati riceve meno di 5 euro al chilometro a fronte di un costo di 12 euro al chilometro. Parola al tavolo delle trattative quindi, in attesa di notizie concrete sul fronte regionale.

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