• Ospedale Giglio di Cefalù, sospeso lo sciopero dei medici previsto per domani 30 novembre
  • I sindacati congelano la protesta

Sospeso lo sciopero dei medici della Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù previsto per domani. Le organizzazioni dei medici del Giglio Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpe Cimo, e le segreterie provinciali dei sindacati, hanno preso la decisione di congelare l’azione di protesta.

Il vertice di oggi

La decisione arriva dopo un incontro che si è svolto oggi tra le rappresentanze sindacali dei Medici e il presidente Giovanni Albano per discutere delle richieste avanzate dai sindacati in tema di adeguamento retributivo del contratto dei medici (contrattazione decentrata di II° livello) e della rimodulazione degli incarichi dirigenziali all’interno dell’ospedale (funzionigramma).

Prossimo incontro programmato per il 10 dicembre

“Dopo un confronto serrato ma costruttivo tra le parti, la presidenza e i collaboratori hanno espresso un concreto impegno a esaminare le singole richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali e di presentare, in occasione del prossimo incontro, programmato per il 10 dicembre, proposte fattibili e sostenibili e di impegnarsi a trovare e acquisire, in tempi brevi, le risorse economiche per soddisfare tali istanze”, scrivono in una nota unitaria le organizzazioni sindacali.

Sciopero sospeso

“Alla luce dell’impegno dell’attuale presidenza di soddisfare tutte le istanze precedentemente avanzate, all’unanimità, e con grande senso di responsabilità e spirito di collaborazione che le ha finora contraddistinte, le organizzazioni sindacali – è scritto nella nota – hanno deciso di sospendere lo sciopero dei medici programmato per il giorno 30 novembre in attesa di positivi e proficui sviluppi a partire dal prossimo incontro del 10 dicembre”.

Non c’è l’accordo sull’adeguamento economico

A settembre scorso fu avviato lo stato d’agitazione in attesa di un incremento contrattuale per il personale medico, che da anni attende il riconoscimento. In pratica, “un medico percepisce oggi la stessa remunerazione di 16 anni fa”.

L’8 ottobre si è svolto il tentativo di conciliazione con la Prefettura di Palermo nell’ambito della procedura di raffreddamento della vertenza in corso, conclusa con esito negativo. Oggi un accordo che sospende lo sciopero in vista del nuovo vertice.

“Malessere è presente da molti anni”

“Il malessere – lamentavano i sindacati – è presente da molti anni e deriva dal fatto che non si è mai provveduto a un adeguamento delle retribuzioni che tenesse conto del progressivo incremento dei carichi di lavoro, dell’anzianità di servizio, delle competenza maturate e, non ultimo, del progressivo incremento del costo della vita”.