Almeno 497 le persone che hanno subito danni nell’ambito degli abusi pedofili nell’arcidiocesi di Monaco. Lo ha spiegato Martin Pusch leggendo il rapporto a Monaco. Si tratta soprattutto di giovani vittime di sesso maschile, il 60% dei quali in età compresa fra 8-14 anni.

Nel rapporto il Papa emerito Josef Ratzinger viene accusato di comportamenti erronei in 4 casi, relativamente al periodo in cui era arcivescovo ma il religioso tedesco ha respinto le accuse.

Nel dettaglio, il papa emerito, arcivescovo all’epoca dei fatti, stando al rapporto, non ha intrapreso nulla nei confronti dei quattro religiosi accusati degli abusi. In due casi si tratta di religiosi i cui abusi erano stati documentati da tribunali statali. I due preti sono rimasti attivi nella cura delle anime, nonè stato intrapreso niente sul profilo del diritto ecclesiastico. Un interesse per le vittime da parte di Ratzinger, inoltre, “non e’ stato ravvisabile”. Ratzinger è stato arcivescovo di Monaco dal 1977 al 1982.

21, invece, gli errori di comportamento commessi dall’ex cardinale di Frisinga, Friedrich Wetter che non ha negato che vi siano stati i casi ma sostiene di non essersi comportato in modo sbagliato.

La replica della Santa Sede

Dopo la pubblicazione del rapporto, la Santa Sede ha ribadito la sua vicinanza alle vittime e si riserva una valutazione del contenuto del libro bianco nei prossimi giorni, quando ne conoscerà il contenuto.

Nella nota si legge: “La Santa Sede ritiene di dover dare la giusta attenzione al documento di cui al momento non conosce il contenuto. Nei prossimi giorni, a seguito della sua pubblicazione, ne prenderà visione e potrà  opportunamente esaminarne i dettagli. Nel reiterare il senso di vergogna e il rimorso per gli abusi sui minori commessi da chierici, la Santa Sede assicura vicinanza a tutte le vittime e conferma la strada intrapresa per tutelare i piu’ piccoli, garantendo loro ambienti sicuri”.