Nessuna conseguenza politica al Comune di Terrasini dopo il voto delle elezioni regionali, la giunta non si tocca almeno per il momento. Lo conferma lo stesso sindaco di Terrasini, Giosuè Maniaci, che almeno per vie ufficiali smentisce il suo disappunto con alcuni degli alleati per non essere riuscito nell’impresa di conquistare uno scranno all’Ars. Ma voci insistenti sostengono che il primo cittadino non abbia gradito il disimpegno di qualcuno che avrebbe potuto portarlo dritto a Palazzo dei Normanni. Obiettivo che non è riuscito per una manciata di voti, avendo conquistando 5.200 preferenze nella lista di Fratelli d’Italia. Non è quindi per nulla scontato che qualcosa possa smuoversi a stretto giro di posta.

L’opposizione punge

Intanto l’opposizione in consiglio comunale punge pesantemente e parla di mancata elezione che era scontata e addirittura di “bocciatura” da parte dei terrasinesi: “Bocciatura che lei non ha nemmeno per un attimo pensato di analizzare – sostengono i consiglieri Chiara Baiamonte, Noemi Bozzo, Alessandra Leone, Antonio Militello e Ciccio Perna -. Ha preferito, piuttosto, fare finta di niente, come se non avesse scomodato ancora una volta i suoi elettori, come se non avesse portato buona parte di loro a votare un partito che non avrebbero mai votato”.

Le cose non fatte

Secondo i consiglieri sarebbero tante le cose non fatte per la città e i mancati obiettivi raggiunti: Tari aumentata dell’80 per cento, ancora nessun piano regolatore generale, fermi al palo il depuratore consortile, il sottopassaggio e la questione dei confini con Cinisi, ed ancora si parla di abusivismo edilizio, politiche turistiche di scarsa qualità: “E’ arrivato il momento di archiviare ubriacature e sogni di gloria – aggiungono i consiglieri -. Terrasini adesso ha bisogno di risposte vere. E’ arrivato il momento di mettere mano alle esigenze reali del paese. Ognuno attraverso il proprio ruolo, ognuno dalla propria posizione”.

Il sindaco: “Solite polemiche sterili

Il sindaco rispedisce le accuse al mittente, parla di grande risultato elettorale alle scorse elezioni regionali e di polemiche sterili da parte dell’opposizione. “Forse i consiglieri del Pd non si sono ben accorti dei voti con i quali sono stati eletti i deputati del loro partito in provincia di Palermo – ribatte -. La decisione di aderire a Fratelli d’Italia è risultata vincente, in quanto primo partito in Italia e secondo in Sicilia, sarà partito di governo nazionale e regionale, partito a cui mi rivolgerò per quelle istanze del nostro paese e del nostro territorio”. Elenca poi le varie opere pubbliche realizzate in questi anni e i numeri del rilancio turistico che a suo dire rappresentano la conferma del buon lavoro di governo fatto: “In questi anni per noi hanno parlato i numeri e il gradimento dei cittadini – conclude Maniaci – che in queste elezioni regionali è stato fortemente influenzato dai temi nazionali”.

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