Il sistema di allerta acustico collegato ad eventuali attività del vulcano o maremoti dello Stromboli per il momento sarà attivato manualmente. Lo ha comunicato all’amministrazione comunale di Lipari il dipartimento della protezione civile.

Interventi sperimentali su sistemi

Ad essere stato evidenziato che sarebbero emerse delle anomalie, motivo che ha spinto a questo intervento. Problematiche venute fuori a seguito degli interventi di sviluppo evolutivo dei sistemi sperimentali di early-warning. Un sistema che si attiva per attività parossistiche e maremoti generati dall’attività vulcanica dello Stromboli. Ecco perché il sistema al momento resta in parte fuori uso nelle more di “ulteriori approfondimenti nei prossimi giorni”.

Da giorni avviate verifiche tecniche

Già da qualche giorno avviati sullo Stromboli tutta una serie di interventi tecnici sulla rete dei sistemi di allerta legati al vulcano. L’obiettivo è quello di migliorarne e implementare la funzionalità. Operazione che vede insieme protezione civile, l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e il laboratorio geofisico sperimentale dell’università di Firenze.

Aggiornamento e disattivazione

Durante le attività di aggiornamento degli strumenti, il sistema di allertamento sul vulcano dello Stromboli non è stato attivo. Le operazioni si concluderanno con un test finale sul funzionamento dei sistemi di allerta tsunami ed esplosioni parossistiche. Sempre nei giorni scorsi, intanto, dopo i necessari interventi manutentivi per i danni causati dall’intensa pioggia, ha riaperto il sentiero che conduce sul cratere “La Fossa” di Vulcano.

Ad aprile forte esplosione

Nell’aprile scorso ci fu l’ultima allerta sul vulcano dello Stromboli con una forte esplosione, di quelle definite maggiori. Ne sono seguite, in un brevissimo lasso di tempo, altre due di minore intensità. Tutte e tre le esplosioni avvertite dalla popolazione, anche sul versante di Ginostra. Si verificò all’epoca una ricaduta di cenere e altro materiale caldo ma solo in area sommitale e non si registrarono danni. In quell’occasione il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, firmò un’ordinanza con la quale riapriva le escursioni sino a quota 400 metri con l’obbligo di avvalersi delle guide vulcanologiche.

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