Continua il trabocco lavico del vulcano a Stromboli nelle Eolie. Il materiale incandescente si distacca dal “braccio” e raggiunge la costa. Ne dà notizia l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio etneo di Catania.

“L’evento è continuato nel corso della notte – spiegano in una nota dall’Ingv-Oe – il trabocco lavico è prodotto dall’area nord della terrazza craterica dello Stromboli. È apparso ben alimentato e la parte più avanzata si attesta nella porzione intermedia della Sciara del fuoco. Dal fronte si distacca materiale che raggiunge la linea di costa. Persiste anche una ordinaria attività stromboliana da entrambe le aree crateriche nord e centro sud”.

I vulcanologi aggiungono “Il tremore vulcanico si è mantenuto su livelli medi. Solo occasionalmente in concomitanza di esplosioni lievemente più energetiche si è portato su valori medio-alti”.

A Vulcano, fedeli in preghiera

Intanto, a Vulcano, sempre nelle Eolie, c’è stata una veglia di preghiera per invocare la cessazione delle esalazioni dal cratere. E’ stata promossa dal parroco Lio Raffaele nella chiesa dei santi Angeli custodi. Sono intervenuti un centinaio di fedeli. Tutti a invocare il ritorno alla normalità nell’isola.

Grande partecipazione

“C’è stata una grande partecipazione da parte della gente – confessa monsignor Raffaele – ed è l’unità che sta distinguendo la popolazione di Vulcano. Ora speriamo che le nostre preghiere possano sortire l’effetto che tutti speriamo”. Sull’isola sono sbarcati i tecnici dell’Arpa e appena possibile inizieranno le verifiche ambientali soprattutto nella zona rossa che si estende per circa 6 chilometri dal porto fino a Sotto Lentia e l’Estimo di Vulcanello.

Altri divieti

Area del lago termale e spiaggia di Levante vietati a Vulcano. Il sindaco Marco Giorgianni ha emesso nei giorni scorsi una nuova ordinanza per vietarne l’accesso per il rischio gas che interessa la zona. Il capo della giunta municipale ha precisato che “il monitoraggio sull’isola è continuo da parte dell’Ingv e sarà ulteriormente potenziato con l’arrivo dell’Arpa con attrezzature sofisticate per verificare a che punto è l’emissione di gas nella zona rossa. Insomma, ci sarà un monitoraggio no stop anche casa per casa e strutture su strutture”.

Abitanti chiedono verifiche in “zona rossa”

Ma nei giorni scorsi tra gli isolani è montata la protesta. Gli abitanti “vogliamo controlli minuziosi nella zona rossa”. Come è noto, da questo lunedì nella zona adiacente al porto i residenti non possono stare in casa la notte per la quantità di CO2 presente dovuta a emissioni vulcaniche. La nuova nottata è stata tranquilla per gli isolani.

I volontari della Croce Rossa hanno invece soccorso una disabile che è stata trasferita in località Piano in una abitazione più accessibile. Nel mentre, il cratere continua a fumare. L’Ingv in un nuovo bollettino ha riferito che “il flusso di CO2 nel cono della Fossa e nell’area del porto continuano a mostrare valori elevati e in crescita nel sito Camping Sicilia”.

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