Palermo si prepara a fare un salto in avanti, o per meglio dire nel presente. Sono iniziate le attività di installazione di una trentina di paline elettroniche alle fermate Amat del capoluogo siciliano. Lavori di cui si sta occupando Sispi insieme alle maestranze comunali e che stanno coinvolgendo, in questa prima fase sperimentale, l’asse che comprende viale Strasburgo, via Empedocle Restivo, via Sciuti e via Terrasanta.

Amat, montate le prime paline elettroniche

Display che, una volta attivati, forniranno i dati di percorrenza in tempo reale degli autobus che passano alle fermate coinvolte. Piano che rientra nella più ampia volontà dell’azienda di via Roccazzo di geolocalizzare i mezzi pubblici, formalizzata anche con il rilascio dell’app “Muoversi a Palermo”. I lavori prevederanno, in questa prima fase, l’installazione di una trentina di schermi che forniranno indicazioni sugli orari e sulle linee. “Le paline faranno parte del futuro sistema di tracciamento – aveva dichiarato il 31 maggio il dirigente di Amat Domenico Caminiti -. L’asse Strasburgo-Restivo-Sciuti-Terrasanta comprenderà una trentina di paline intelligenti, sui quali si potranno leggere i tempi d’attesa alla fermata. La strumentazione è arrivata. I contratti per l’allaccio sono stati fatti. Sispi si sta occupando della messa in funzione”.

“Muoversi a Palermo”, l’app in fase sperimentale

Come sopra ricordato, il sistema rientrerà nella più ampia volontà dell’azienda di geolocalizzare i mezzi Amat. Al momento, il dato che rimane dalla user experience è di un’app ancora work in progress, priva di numerosi servizi e con quei pochi elementi funzionanti che vanno sicuramente ottimizzati. Problemi che Salvatore Morreale, tecnico di Sispi, ha identificato nella necessità di calibrare al meglio la geolocalizzazione dei mezzi. “L’app, da un punto di vista tecnico, è funzionante. Il contenuto delle informazioni mancanti riguarda le attività di calibrazione di cui si sta occupando Amat. C’è tutta un’attività di ottimizzazione sulla gestione del servizio. L’app sfrutta la sincronizzazione delle corse e dei bus – ha proseguito Morreale -. Vi sono circa 160 autobus che vengono geolocalizzati. Il problema riguarda sono le restrizioni, il corretto trasferimento dati sulle fermate e la regolazione di anticipi/ritardi in base agli orari”.

Un’attività di perfezionamento che ha confermato qualche giorno fa anche dal dirigente di Amat Domenico Caminiti. “L’app è della Sispi. Il programma è ancora in fase sperimentale. Non tutte le linee sono tracciate. Stiamo facendo dei test incrociati fra il sistema di base GPS e l’app stessa, la quale rappresenta solo l’output. Perora siamo in una fase di test, per questo le linee tracciate sono poche. Stiamo procedendo a mettere a punto tutto il sistema. L’app è stata pubblicata, ma le informazioni provengono dal sistema di base”. Sui tempi di rilascio della versione definitiva, l’esponente della società spiega i prossimi passi. “Ci vorranno delle settimane perchè il servizio funzioni al 100%. La fase di test proseguirà per tutto il mese di giugno“.

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