Dopo oltre 12 ore di navigazione, l’Aquarius – scortata da nave Dattilo della Guardia Costiera e nave Orione della Marina Militare che hanno preso a bordo 400 dei 629 migranti che erano sulla nave delle organizzazioni umanitarie – si trova davanti alle coste di Agrigento.

Partita alle 21 di ieri sera, Aquarius sta seguendo una rotta parallela alle coste meridionali della Sicilia, ad una ventina di miglia nautiche di distanza. La notte a bordo è trascorsa senza particolari problemi, così come sulle altre due navi.

Resta invece nelle acque davanti alla Libia, dove ieri è naufragato un gommone, Sea Watch 3, la nave battente bandiera olandese della Ong Sea Watch che ha raggiunto la zona dove una nave della marina statunitense ha recuperato 41 naufraghi. “Aspettiamo assieme alla Marina statunitense – ha scritto la Ong in un tweet – una risposta dall’Italia circa il permesso di portare 41 sopravvissuti in un luogo sicuro”.

“Le condizioni meteo non sono buone, si è alzato il vento a 25 nodi, c’è stata pioggia e nelle prossime ore il mare peggiorerà: nel tragitto verso la Spagna avremo onde di 4 metri”. E’ quanto racconta Alessandro Porro, membro dello staff di Sos Mediterranee a bordo dell’Aquarius, facendo un punto della situazione.

Aquarius sta viaggiando proceduta da nave Dattilo della Guardia Costiera, mentre nave Orione della Marina Militare la
segue. “Le condizioni dei migranti – prosegue – sono buone: avendo ridotto il numero delle persone a bordo riusciamo a
prenderci meglio cura di loro”. Porro sottolinea che in mattinata sono state distribuite scarpe e un cambio di vestiti
ai migranti, ai quali è stata data la possibilità di fare una doccia.

“Ora – aggiunge – stiamo mettendo in sicurezza la nave, perché con l’alzarsi delle onde le condizioni di sicurezza
diventeranno più critiche. E’ necessario mettere in atto tutta una serie di misure per permettere una vita di bordo più
sicura”.

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