Palazzo di giustizia blindato ad Agrigento. Si attende la decisione del gip su Carola Rackete la comandante della Sea watch arrestata dopo aver forzato il blocco navale per sbarcare i migranti a Lampedusa. C’è attesa e tensione, infatti, ad Agrigento per la decisione del Gip sulla vicenda della comandante della Sea Watch 3 Carola Rackete. Oggi il giudice per le indagini preliminari deve convalidare l’arresto o annullarlo e decidere le sorti della donna che ha guidato la nave a forzare il blocco della Guardia di Finanza ed entrare in porto rischiando di schiacciare contro la banchina una motovedetta.
Intanto impazza la polemica sia a livello sociale con l’Italia divisa in due fra i tifosi delle Ong che vedono nella Rackete un’eroina ed i sostenitori della linea dura che spalleggiano le scelte del governo e la considerano una criminale, ma anche a livello politico internazionale. Sull’Italia sono piovute le critiche di Francia e Germania con quest’ultima che fa pressione per la liberazione della donna mentre i francesi parlano di atteggiamento inaccettabile da parte del Ministro Salvini. Le risposte italiane non sono certo diplomatiche. Francesi e tedeschi pensino a casa loro e casomai accolgano migranti dice proprio il Ministro Salvini.
Nel frattempo torna in mare Mediterranea la nave di un’altra Ong che annuncia sarà a breve in area Sar libica sfidando il governo. Si prepara un altro braccio di ferro visto che il ministro Salvini annuncia che anche la nave Open Arms riceverà lo stesso trattamento riservato alla Sea Watch
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