I funzionari dell’Agenzia Dogane e Monopoli (ADM) di Porto Empedocle a seguito di un’intensa attività di cooperazione amministrativa in materia di IVA hanno accertata una frode IVA per oltre 2 milioni 600 mila euro, per gli agli anni d’imposta 2015 e 2016, compiuta da una ditta individuale che ricopriva il ruolo di missing trader.

L’impresa, che opera nel settore della commercializzazione di prodotti tessili, calzature e borse, operava acquistando beni da numerosi paesi comunitari in sospensione d’imposta e li immetteva sul mercato nazionale senza effettuare il versamento dell’imposta dovuta.

Le attività di controllo hanno evidenziato che i prodotti trattati erano di origine e provenienza cinese. Successivamente venivano immessi in libera pratica in diversi paesi della Comunità Europea e poi destinati a centri di smistamento del centro Italia dai quali se ne perdevano le tracce.

La titolare della ditta risulta attualmente irreperibile nonostante i tentativi effettuati dall’Ufficio di rintracciarla.