Ribera dichiarata zona rossa. Ad aver presentato formalmente richiesta a Palermo per attuare le misure restrittive è stato il Comune di Ribera acquisita una durissima relazione da parte dell’Azienda sanitaria provinciale.
Nel documento si evidenziava come i contagi, ormai giunti a 103 casi, siano cresciuti di 40 unità nel giro di pochi giorni e i cluster in diversi casi appartengono a gruppi familiari.

Zona rossa fino al 6 aprile

Dunque dopo Raffadali, Sciacca e Palma di Montechiaro, anche Ribera è stata dichiarata zona rossa. Chiuse tutte le scuole. Il provvedimento entra in vigore oggi e sarà valido fino al 6 aprile.

Tutti i divieti

A Ribera è previsto il divieto di circolare, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico e/o privato, nei predetti territori comunali ad eccezione di comprovate esigenze di lavoro, per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità, per ragioni di natura sanitaria, per stato di necessità imprevisto e non procrastinabile o per usufruire di servizi o attività non sospese; sospensione delle attività didattiche e  sospensione di ogni attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità; sospensione delle attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità.
Ed ancora la chiusura dei centri commerciali e/o outlet ad eccezione delle attività commerciali al dettaglio di cui al superiore comma “e”, purché sia consentito l’accesso solamente alle predette attività; rimangono aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie secondo gli ordinari orari di lavoro.
Nelle giornate festive è vietato l’esercizio di ogni attività commerciale, ad eccezione di edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie. Rimane sempre consentita la vendita con consegna a domicilio dei prodotti alimentari e dei combustibili per uso domestico e per riscaldamento.

Gli spostamenti solo per lavoro, situazioni di necessità o motivi di salute

Inoltre, vigerà il divieto di accesso e di allontanamento dal territorio comunale, con mezzi pubblici e/o privati, da parte di ogni soggetto ivi presente, fatta eccezione per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e/o motivi di salute. È sempre consentito il transito, in ingresso ed in uscita, dal territorio comunale per il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, nonché per gli operatori sanitari e socio-sanitari, per il personale impegnato nella assistenza alle attività inerenti l’emergenza.
Rimane, infine, consentito il transito, in entrata ed in uscita, per garantire le attività necessarie per la cura e l’allevamento degli animali, nonché per le attività imprenditoriali non differibili in quanto connesse al ciclo biologico di piante.

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