Prima ipotesi sulla dinamica dell’omicidio suicidio di Agrigento, la donna potrebbe essere stata prima strangolata e poi anche pugnalata. Appare essere questa la ricostruzione della polizia in attesa dell’autopsia sui corpi di moglie e marito. Gli inquirenti non sembrano aver messo insieme tutti i pezzi del puzzle nel ricostruire cosa è accaduto in quell’abitazione di via Alessio Di Giovanni, alla periferia della città dei templi. A perdere la vita Ilenia Bonanno, 45 anni, e il marito, Daniele Gallo Cassarino, 47 anni, trovato impiccato.
“Uccisa come un animale”
Duro il commento dell’associazione Queer Agrigento per quanto accaduto. “Ilenia Bonanno, uccisa come un animale dal marito che poi si è impiccato – si legge in una nota -, a pochi metri da dove nell’aprile del 2015 anche Patrizia Moscato venne assassinata. I vicini hanno sentito il litigio ma si sono ben guardati dal denunciare o dal chiamare le forze dell’ordine. In quella che dovrebbe essere la capitale della cultura ma nella quale il princìpio di voltare la testa dall’altra parte è ancora ben radicato. Vogliamo educazione sentimentale e sessuale nelle scuole, vogliamo che venga divulgata la cultura del consenso. Vogliamo che l’assistenza alla salute mentale venga potenziata e resa accessibile a chiunque e in qualunque orario. Vogliamo un monitoraggio continuo e costante delle zone più a rischio. Siamo stanche di piangere per le vittime, vogliamo prevenzione e giustizia, non funerali!”
Cosa resta da chiarire
Come è morta la moglie? Ancora, almeno nelle evidenze e da ciò che trapela, questo è l’aspetto da chiarire. Nelle ore immediatamente successive alla scoperta dell’omicidio suicidio si era parlato della donna, Ilenia Bonanno, 45 anni, con la gola tagliata. Adesso però gli inquirenti escludono l’accoltellamento alla gola. Il marito, Daniele Gallo Cassarino, 47 anni, trovato impiccato. Sul posto pattuglie della questura di Agrigento e dei carabinieri. La coppia aveva due figli di 19 e 15 anni.
Lui si trascinava una depressione
Stando alle prime testimonianze, che comunque devono trovare ulteriore riscontro, pare che l’uomo avesse una forte depressione. Tanto che pare fosse in cura da uno specialista. Ci sarebbe stato per lui anche qualche problema sul posto di lavoro e si era licenziato. La donna invece lavorava in un’attività commerciale. Stando sempre ai racconti dei vicini il 47enne e la moglie avrebbero avuto una lite. Le grida sarebbero state sentite dalla strada. A chiamare la polizia è stato il figlio della coppia che si era allarmato perché nessuno dei genitori rispondeva al telefono. Il giovane è andato nell’abitazione per controllare ed ha fatto la drammatica scoperta.
Commenta con Facebook