Il sindaco di Lampedusa e il presidente della Regione Siciliana sono stati convocati dal premier Giuseppe Conte a Roma mercoledì.
A dirlo è il sindaco dell’isola Totò Martello, al termine dell’incontro con alcuni imprenditori, commercianti locali e cittadini, sullo sciopero generale minacciato ieri dal primo cittadino.
“Lo sciopero è stato rinviato – ha aggiunto – in attesa delle risposte che arriveranno da Roma”. Martello ha proseguito: “Ci sono alcune cose che deve fare la Regione Sicilia nei confronti del popolo di Lampedusa e altre che devono essere fatte da Roma. Appena ci saranno i provvedimenti fatti, Conte verrà anche a Lampedusa. Che il governo ci convochi, vista l’emergenza che c’è a Lampedusa, è un fatto concreto”.
Intanto stamane, una piccola protesta si è svolta davanti al municipio di Lampedusa durante l’incontro del sindaco con una rappresentanza di cittadini.
Sono 307 i migranti che, fra la notte scorsa e stamattina, hanno lasciato l’hotspot di Lampedusa dove ci sono ancora 1.219 persone. La notte scorsa 87 extracomunitari sono stati imbarcati sulle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza che sono già arrivate a Porto Empedocle. Di loro 55 sono stati già fatti salire su un pullman che li sta portando in centri d’accoglienza dell’Abruzzo. Gli altri resteranno in strutture siciliane. Il pattugliatore Dattilo della Guardia costiera ha invece già concluso l’imbarco di altri 220 migranti dell’hotspot. Secondo quanto si apprende la sua destinazione sarebbe il porto Ragusano di Pozzallo.
Stop ad avvistamenti e sbarchi a Lampedusa. Dopo il maxi approdo di sabato notte del peschereccio salpato dalla Libia, con a bordo 370 persone originarie, prevalentemente, del Bangladesh e del Senegal, non si sono registrati più avvistamenti o sbarchi autonomi. C’è mare mosso e forte vento specie nel Canale di Sicilia. Condizioni proibitive dunque che già un paio di settimane fa avevano fatto registrare la stessa situazione di diminuzione degli sbarchi.
“L’emergenza migranti in Sicilia sarà al centro di un incontro fissato per mercoledì a Roma, a Palazzo Chigi, con il premier Conte. Me lo ha comunicato poco fa lo stesso presidente del Consiglio, chiamandomi al telefono. L’incontro sarà tecnico-operativo”.
Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
“È stato quindi raccolto – prosegue il governatore – l’ennesimo invito che ho rivolto ieri al premier per un confronto. Al governo centrale porteremo le ragioni che hanno animato e continuano ad animare il nostro impegno, per dare finalmente una priorità a questa infinita emergenza sanitaria e umanitaria che si consuma in Sicilia, dopo un decennio di silenzi e omissioni di Roma e Bruxelles“.
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